Abstract ____________________________________________________________________________________________________________ Intenzionalità e restituzione ____________________________________________________________________________________________________________ in AA.VV., Le intenzioni nel processo formativo. Itinerari, modelli, problemi, pp. 159-180, ed. del Cerro, Pisa 2005 ____________________________________________________________________________________________________________ Il sapere è un possesso senza proprietà. Tutto quello che si consegue con lo studio, l'apprendimento orale, gli incontri, tutto quanto si conquista dall'insegnamento diventa "proprio", ma non è una "proprietà". E' "mio", ma non "di me". L'intenzione del processo formativo deve dar conto dello statuto del sapere che trasmette come qualcosa di proprio che tuttavia va restituito. La ricerca muove dall'analisi dell' "intenzionalità" nei suoi molteplici significati e cosÌ come è stata evidenziata in rapporto al rimando di senso e significato. Viene pertanto presa in esame la cultura fenomenologica sull'intenzionalità nelle sue diverse modulazioni interpretative. Punto di approdo dell'esame è il "mondo della vita", la "Lebenswelt", cui fa riferimento la fenomenologia husserliana e che viene ripresa nella modulazione delle esperienze affettive dell'essere nel mondo. L'intenzionalità è cosÌ spinta da quella che Husserl ha chiamato "seconda intenzionalità", definita come "anonima" e "fungente" come la vita che nella intenzionalità soggettiva reclama di essere restituita. L'intenzione formativa proprio in quanto si dà nella trasmissione del sapere non che essere la sua restituzione. Si pone però subito una questione: la restituzione è sempre imperfetta. Non si potrà mai restituire ciò che si è preso ed appreso cosÌ come lo si è appreso, né lo si potrà restituire a chi ce lo ha dato quando non c'è più o quando non ci è stato dato di conoscerlo perché appreso sui libri o perché scomparsi o perché incontrati per qualche tempo. La restituzione si può dare solo all'imperfetto. Solo perciò nel tempo imperfetto della coniugazione del tempo: la restituzione si può dare nel racconto e con il racconto del proprio aver appreso, del come si apprende. Nell'intenzione formativa si è chiamati a restituire non ha chi ci ha dato ciò che non riconoscerebbe o non più suo per essere stato modificato nel proprio apprendimento. Si può allora restituire a chi non ha avuto quel sapere o lo ha perduto perché si è smarrito. Nel testo si "racconta" la pratica della restituzione del sapere avviata nelle carceri, negli ospedali, nei luoghi d'eccezion e esclusione sociale, dove l'intenzione formativa esprime la valenza espressione dell'educazione alla cittadinanza e all'educazione dei sentimenti che solo possono dare senso alle regole che ne reclamano la partecipazione alla vita attiva. L'originalità del testo è nell'espressione della restituzione come espressione dell'agire formativo e della relazione insegnante. Al fondo domina la coniugazione di vita e sapere, un possesso senza proprietà. Nel testo è rappresentato l'itinerario, il modello e i problemi della pratica educativa nei luoghi d'eccezione. ____________________________________________________________________________________________________________ Indice Le intenzionalità / L'intenzionalità della vita / Il mondo e la vita / La parola senza voce / La restituzione / Altruità / Ritornare ad essere Abstract ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Intentionality and restitution ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Knowledge is a possession without property. All that is achieved by studying, learning, listening, meetings, all that is gained from teaching becomes "own", but not a "property". It's "'my" but not "of me." The intention of the training process must give an account of the status of knowledge as something that should be returned. The present research ranges from the analysis of the "intentionality" in its multiple meanings in phenomenology. The leimotiv of the examination is the "life world", the "Lebenswelt", referred to Husserl's phenomenology and which is taken in the modulation of affective experiences of being in the world. The intententionality is so moved by what Husserl called "second intententionality" or "anonymous" and "functioning" intentionality. That is the intententionality of life. The subjective existing intentionality on training process give be his return to life. But the return is always imperfect. Can never give back what was taken and as we learned has been learned, not can it be perfect returned. The refund can be given only to the imperfect. Only in so imperfect tense conjugation of the time the refund can be given in the story and the story of his having learned, of how we learn. The text "says" the practice of returning the know started in prisons, hospitals, special venues and social exclusion, which expresses the intention educational value expression of citizenship education and education of the feelings that only can make sense of the rules that demand the participation in the workforce. The originality of the text is the expression of the restitution as an expression of agency training and teacher report. At the bottom dominates the conjugation of life and knowledge, a possession without property. The text is the route, model and problems of educational practice in special venues. ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Index The intentionality The intentionality of the life The world of the life (Lebenswelt) The word voiceless The Restitution The Others Back to being

Intenzionalità e restituzione / Ferraro, Giuseppe. - STAMPA. - (2005), pp. 159-180.

Intenzionalità e restituzione

FERRARO, GIUSEPPE
2005

Abstract

Abstract ____________________________________________________________________________________________________________ Intenzionalità e restituzione ____________________________________________________________________________________________________________ in AA.VV., Le intenzioni nel processo formativo. Itinerari, modelli, problemi, pp. 159-180, ed. del Cerro, Pisa 2005 ____________________________________________________________________________________________________________ Il sapere è un possesso senza proprietà. Tutto quello che si consegue con lo studio, l'apprendimento orale, gli incontri, tutto quanto si conquista dall'insegnamento diventa "proprio", ma non è una "proprietà". E' "mio", ma non "di me". L'intenzione del processo formativo deve dar conto dello statuto del sapere che trasmette come qualcosa di proprio che tuttavia va restituito. La ricerca muove dall'analisi dell' "intenzionalità" nei suoi molteplici significati e cosÌ come è stata evidenziata in rapporto al rimando di senso e significato. Viene pertanto presa in esame la cultura fenomenologica sull'intenzionalità nelle sue diverse modulazioni interpretative. Punto di approdo dell'esame è il "mondo della vita", la "Lebenswelt", cui fa riferimento la fenomenologia husserliana e che viene ripresa nella modulazione delle esperienze affettive dell'essere nel mondo. L'intenzionalità è cosÌ spinta da quella che Husserl ha chiamato "seconda intenzionalità", definita come "anonima" e "fungente" come la vita che nella intenzionalità soggettiva reclama di essere restituita. L'intenzione formativa proprio in quanto si dà nella trasmissione del sapere non che essere la sua restituzione. Si pone però subito una questione: la restituzione è sempre imperfetta. Non si potrà mai restituire ciò che si è preso ed appreso cosÌ come lo si è appreso, né lo si potrà restituire a chi ce lo ha dato quando non c'è più o quando non ci è stato dato di conoscerlo perché appreso sui libri o perché scomparsi o perché incontrati per qualche tempo. La restituzione si può dare solo all'imperfetto. Solo perciò nel tempo imperfetto della coniugazione del tempo: la restituzione si può dare nel racconto e con il racconto del proprio aver appreso, del come si apprende. Nell'intenzione formativa si è chiamati a restituire non ha chi ci ha dato ciò che non riconoscerebbe o non più suo per essere stato modificato nel proprio apprendimento. Si può allora restituire a chi non ha avuto quel sapere o lo ha perduto perché si è smarrito. Nel testo si "racconta" la pratica della restituzione del sapere avviata nelle carceri, negli ospedali, nei luoghi d'eccezion e esclusione sociale, dove l'intenzione formativa esprime la valenza espressione dell'educazione alla cittadinanza e all'educazione dei sentimenti che solo possono dare senso alle regole che ne reclamano la partecipazione alla vita attiva. L'originalità del testo è nell'espressione della restituzione come espressione dell'agire formativo e della relazione insegnante. Al fondo domina la coniugazione di vita e sapere, un possesso senza proprietà. Nel testo è rappresentato l'itinerario, il modello e i problemi della pratica educativa nei luoghi d'eccezione. ____________________________________________________________________________________________________________ Indice Le intenzionalità / L'intenzionalità della vita / Il mondo e la vita / La parola senza voce / La restituzione / Altruità / Ritornare ad essere Abstract ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Intentionality and restitution ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Knowledge is a possession without property. All that is achieved by studying, learning, listening, meetings, all that is gained from teaching becomes "own", but not a "property". It's "'my" but not "of me." The intention of the training process must give an account of the status of knowledge as something that should be returned. The present research ranges from the analysis of the "intentionality" in its multiple meanings in phenomenology. The leimotiv of the examination is the "life world", the "Lebenswelt", referred to Husserl's phenomenology and which is taken in the modulation of affective experiences of being in the world. The intententionality is so moved by what Husserl called "second intententionality" or "anonymous" and "functioning" intentionality. That is the intententionality of life. The subjective existing intentionality on training process give be his return to life. But the return is always imperfect. Can never give back what was taken and as we learned has been learned, not can it be perfect returned. The refund can be given only to the imperfect. Only in so imperfect tense conjugation of the time the refund can be given in the story and the story of his having learned, of how we learn. The text "says" the practice of returning the know started in prisons, hospitals, special venues and social exclusion, which expresses the intention educational value expression of citizenship education and education of the feelings that only can make sense of the rules that demand the participation in the workforce. The originality of the text is the expression of the restitution as an expression of agency training and teacher report. At the bottom dominates the conjugation of life and knowledge, a possession without property. The text is the route, model and problems of educational practice in special venues. ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Index The intentionality The intentionality of the life The world of the life (Lebenswelt) The word voiceless The Restitution The Others Back to being
2005
9788882162184
Intenzionalità e restituzione / Ferraro, Giuseppe. - STAMPA. - (2005), pp. 159-180.
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