La genesi e l'entità del dolore cronico rendono tale sitomo una vera e propria patologia a se stante e persistente anche quando l'evento scatenante si è estinto. Le alterazioni centrali conseguenti il dolore osteoarticolare, quello oncologico e quello neuropatico sono alla base dei meccanismi di autoperpetrazione del dolore cronico. Gli oppioidi sono scarsamente efficaci nel trattamento di tali patologie, mentre nuove sostanze quali i SSRI (selective serotonin reuptake inhibitors), alcuni anticonvulsivanti e sostanze antiosteoclstiche vengono impiegate con crescente successo nell'uomo e negli animali.
Il dolore cronico / Vesce, Giovanni. - (2010). (Intervento presentato al convegno Terapia del dolore tenutosi a Sala polifunzionale Caposele (AV) nel 23/10/2010).
Il dolore cronico
VESCE, GIOVANNI
2010
Abstract
La genesi e l'entità del dolore cronico rendono tale sitomo una vera e propria patologia a se stante e persistente anche quando l'evento scatenante si è estinto. Le alterazioni centrali conseguenti il dolore osteoarticolare, quello oncologico e quello neuropatico sono alla base dei meccanismi di autoperpetrazione del dolore cronico. Gli oppioidi sono scarsamente efficaci nel trattamento di tali patologie, mentre nuove sostanze quali i SSRI (selective serotonin reuptake inhibitors), alcuni anticonvulsivanti e sostanze antiosteoclstiche vengono impiegate con crescente successo nell'uomo e negli animali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.