LINKD - LANGUAGE(s) IN KNOWLEDGE DISSEMINATION: Expert-Lay communication across disciplines In una società basata sulla conoscenza, e caratterizzata da una rapida proliferazione delle conoscenze, la disseminazione del sapere assume un ruolo chiave per lo sviluppo socio-economico e per la crescita culturale dei cittadini. Come si trasmette un sapere specialistico anche al di là della cerchia degli addetti al lavoro? Cosa vuol dire fare della “divulgazione”? Cosa rende un testo più accessibile anche ai non-esperti? Il tema, ampiamente dibattuto ad esempio nella stampa giornalistica, con riferimento ad ambiti come quello della salute o della sostenibilità, è spesso affrontato in termini di “tradurre in un linguaggio più comprensibile” una conoscenza altrimenti difficilmente condivisa. La comprensibilità è intesa sia in termini di semplificazione, che di esplicitazione o di formulazione in termini adeguati alle conoscenze dell’interlocutore. Ma cosa vuol dire questo nella pratica concreta della divulgazione? Cosa caratterizza il testo divulgativo? Può essere utile guardare alla divulgazione come ad un caso di comunicazione “interdiscorsiva”, in cui si mette in gioco l’esigenza di fare incontrare persone con un background di conoscenze e di esperienze diverso. La “riscrittura” richiede talvolta anche una traduzione interlinguistica (avendo storicamente il sapere moderno centri e periferie, lingue madri e lingue di diffusione/adozione) e intersemiotica (si pensi all’importanza del rapporto tra parola e immagine). L’indagine affronta dunque le esigenze della comunicazione specialistica che si rivolge ad un interlocutore per definizione “diverso”, in termini di sviluppo cognitivo (es. spiegare la fisica ai bambini) o di appartenenza o meno ad una comunità di specialisti (es. una introduzione alla finanza per non-economisti) o ad una specifica identità culturale (es. la diffusione sul web di informazioni legate ad una cultura locale). La divulgazione è spesso studiata in relazione alle scienze che più evidentemente sembrano richiedere conoscenze specialistiche precluse al largo pubblico: la chimica, la fisica, la tecnologia più sofisticata. E’ importante domandarsi anche che cosa distingue la divulgazione delle scienze “dure” da quelle “morbide”. E’ una questione di terminologia? Di quantità di conoscenze presupposte? Di qualità della conoscenza? O ci sono forse percorsi comuni alla disseminazione della conoscenza? Il progetto di ricerca esplora il tema della divulgazione attraverso una indagine plurilinge, che coinvolge alcune delle principali lingue europee (francese, inglese, italiano, spagnolo, tedesco). Obiettivo primario è quello di una identificazione gli strumenti della divulgazione. Si pensa in particolare a: metadiscorso, definizione, semplificazione terminologica, riformulazione, diverse forme del passaggio dall'implicito all'esplicito, rapporto parola-immagine. Le direzioni di lavoro fondamentale sono due: - quella di una analisi interna del discorso divulgativo, volta alla definizione delle caratteristiche osservabili in testi identificati come divulgativi in una prospettiva multilingue, attraverso la costituzione di corpora comparabili o paralleli; - quella di un'analisi del processo di traduzione intralinguistica, individuando alcuni casi significativi di autori di cui studiare tanto la produzione specialistica quanto quella divulgativa, in un’ampia gamma di saperi. A queste due direzioni, che sostanzialmente riguardano la comunicazione intralinguistica, dovrebbe aggiungersi anche una considerazione relativa ad aspetti di politica linguistica della comunicazione (in particolare su web), rivolta anche all’uso duna lingua franca, nonché alla comunicazione plurilingue in quei contesti in cui l'utilizzo di una lingua franca non è sufficiente. I risultati dell’indagine descrittiva consentiranno una miglior definizione del discorso divulgativo e delle sue strategie in diversi contesti. Alcune analisi di caso consentiranno anche di ricavare anche indicazioni applicative, quali: una tipologia dei generi informativi, linee guida per una divulgazione efficace sul web, indicazioni e strumenti per una politica linguistica dei siti mono e plurilingui.

LINKD - LANGUAGE(s) IN KNOWLEDGE DISSEMINATION:Expert-Lay communication across disciplines / M., Bondi; Caliendo, Giuditta. - (2010).

LINKD - LANGUAGE(s) IN KNOWLEDGE DISSEMINATION:Expert-Lay communication across disciplines

CALIENDO, GIUDITTA
2010

Abstract

LINKD - LANGUAGE(s) IN KNOWLEDGE DISSEMINATION: Expert-Lay communication across disciplines In una società basata sulla conoscenza, e caratterizzata da una rapida proliferazione delle conoscenze, la disseminazione del sapere assume un ruolo chiave per lo sviluppo socio-economico e per la crescita culturale dei cittadini. Come si trasmette un sapere specialistico anche al di là della cerchia degli addetti al lavoro? Cosa vuol dire fare della “divulgazione”? Cosa rende un testo più accessibile anche ai non-esperti? Il tema, ampiamente dibattuto ad esempio nella stampa giornalistica, con riferimento ad ambiti come quello della salute o della sostenibilità, è spesso affrontato in termini di “tradurre in un linguaggio più comprensibile” una conoscenza altrimenti difficilmente condivisa. La comprensibilità è intesa sia in termini di semplificazione, che di esplicitazione o di formulazione in termini adeguati alle conoscenze dell’interlocutore. Ma cosa vuol dire questo nella pratica concreta della divulgazione? Cosa caratterizza il testo divulgativo? Può essere utile guardare alla divulgazione come ad un caso di comunicazione “interdiscorsiva”, in cui si mette in gioco l’esigenza di fare incontrare persone con un background di conoscenze e di esperienze diverso. La “riscrittura” richiede talvolta anche una traduzione interlinguistica (avendo storicamente il sapere moderno centri e periferie, lingue madri e lingue di diffusione/adozione) e intersemiotica (si pensi all’importanza del rapporto tra parola e immagine). L’indagine affronta dunque le esigenze della comunicazione specialistica che si rivolge ad un interlocutore per definizione “diverso”, in termini di sviluppo cognitivo (es. spiegare la fisica ai bambini) o di appartenenza o meno ad una comunità di specialisti (es. una introduzione alla finanza per non-economisti) o ad una specifica identità culturale (es. la diffusione sul web di informazioni legate ad una cultura locale). La divulgazione è spesso studiata in relazione alle scienze che più evidentemente sembrano richiedere conoscenze specialistiche precluse al largo pubblico: la chimica, la fisica, la tecnologia più sofisticata. E’ importante domandarsi anche che cosa distingue la divulgazione delle scienze “dure” da quelle “morbide”. E’ una questione di terminologia? Di quantità di conoscenze presupposte? Di qualità della conoscenza? O ci sono forse percorsi comuni alla disseminazione della conoscenza? Il progetto di ricerca esplora il tema della divulgazione attraverso una indagine plurilinge, che coinvolge alcune delle principali lingue europee (francese, inglese, italiano, spagnolo, tedesco). Obiettivo primario è quello di una identificazione gli strumenti della divulgazione. Si pensa in particolare a: metadiscorso, definizione, semplificazione terminologica, riformulazione, diverse forme del passaggio dall'implicito all'esplicito, rapporto parola-immagine. Le direzioni di lavoro fondamentale sono due: - quella di una analisi interna del discorso divulgativo, volta alla definizione delle caratteristiche osservabili in testi identificati come divulgativi in una prospettiva multilingue, attraverso la costituzione di corpora comparabili o paralleli; - quella di un'analisi del processo di traduzione intralinguistica, individuando alcuni casi significativi di autori di cui studiare tanto la produzione specialistica quanto quella divulgativa, in un’ampia gamma di saperi. A queste due direzioni, che sostanzialmente riguardano la comunicazione intralinguistica, dovrebbe aggiungersi anche una considerazione relativa ad aspetti di politica linguistica della comunicazione (in particolare su web), rivolta anche all’uso duna lingua franca, nonché alla comunicazione plurilingue in quei contesti in cui l'utilizzo di una lingua franca non è sufficiente. I risultati dell’indagine descrittiva consentiranno una miglior definizione del discorso divulgativo e delle sue strategie in diversi contesti. Alcune analisi di caso consentiranno anche di ricavare anche indicazioni applicative, quali: una tipologia dei generi informativi, linee guida per una divulgazione efficace sul web, indicazioni e strumenti per una politica linguistica dei siti mono e plurilingui.
2010
LINKD - LANGUAGE(s) IN KNOWLEDGE DISSEMINATION:Expert-Lay communication across disciplines / M., Bondi; Caliendo, Giuditta. - (2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/370388
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