La Provincia di Napoli è un magma urbano, 92 comuni, 1.148 kmq, 3 milioni di residenti, 200 mila immigrati regolari e una densità territoriale di 2.800 abitanti per kmq pari a circa 6 volte la media regionale. Un territorio che sfugge al governo e al controllo ed ingoia quasi tutte le risorse economiche della Campania. Per il funzionamento delle macchine urbane i costi si moltiplicano per concentrazioni così elevate e soprattutto per unità urbane che superano il livello ottimale dei centomila abitanti. Disagio sociale, degrado ambientale ed emergenza criminalità sono le spie del sottosviluppo e del cancro della nostra terra. Le scelte della pianificazione di Napoli e della sua Provincia amplificheranno tali problemi piuttosto che risolverli poiché sono fondate sulla tesi della densificazione urbana dell’area a più alto rischio criminalità. Alle scelte spinte della densificazione urbana si coniuga la polverizzazione di amministrazioni comunali che rallentano ogni processo di innovazione e trasformazione territoriale impedendo alla comunità di raggiungere i livelli di qualità della vita come in altre regioni europee. Dobbiamo costruire al più presto un nuovo assetto territoriale dell’area metropolitana di Napoli anche in riferimento al federalismo fiscale per avere un’armatura urbana più snella ed efficiente. I 92 comuni devono accorparsi per dare vita a sole 19 municipalità di cui una sola e non dieci per Napoli città, le restanti 18 possono essere individuate all’interno di 6 comprensori. Il comprensorio della Città Flegrea è composto da 3 municipalità: la municipalità di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida; la municipalità di Giugliano, Qualiano e Villaricca e la municipalità di Quarto, Marano, Calvizzano, Mugnano e Melito. Il comprensorio delle Isole è composto da 3 municipalità: la municipalità di Capri; la municipalità di Procida e la municipalità di Ischia, Forio, Lacco Ameno, Barano d’Ischia, Serrara Fontana e Casamicciola. Il comprensorio della Città Acerrana è composto da 2 municipalità: la municipalità di Acerra e Caivano e la municipalità di Sant’Antimo, Casandrino, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano, Cardito, Arzano, Casavatore, Casaoria, Afragola, Casalnuovo e Volla. Il comprensorio della Città Nolana è composto da 4 municipalità: la municipalità di Pomigliano, Castello di Cisterna, Brusciano, Mariglianella e Marigliano; la municipalità di Nola, Saviano, Scisciano, San Vitaliano, Cimitile, S. Paolo Bel Sito e Liveri; la municipalità di Roccarainola, Cicciano, Camposanto, Comiziano, Tufino, Casamarciano e Visciano e la municipalità di S. Gennaro Vesuviano, Palma Campania, Striano e Poggiomarino. Il comprensorio del Vesuvio è composto da 4 municipalità: la municipalità di Ercolano, Portici, S. Giorgio a Cremano, S. Sebastiano e Massa di Somma; la municipalità di Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase; la municipalità di Terzino, S. Giuseppe Vesuviano e Ottaviano e la municipalità di Somma Vesuviana, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e Cercola. Il comprensorio della Penisola Sorrentina è composto da 2 municipalità: la municipalità di Castellammare, S. Maria la Carità, S. Antonio, Lettere, Casola, Gragnano, Pimonte, Agerola e Gragnano e la municipalità di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, S. Agnello, Sorrento e Massa Lubrense. In conclusione la nuova articolazione dell’armatura urbana metropolitana consentirebbe la definizione di strumenti urbanistici comprensoriali per i nuovi PUC che non è più possibile rinviare e l’alleggerimento degli apparati politico-amministrativi con un considerevole risparmio delle risorse pubbliche da investite meglio nel risanamento ambientale, nella cura del territorio e per soddisfare le esigenze dei cittadini.

Dalla provincia di Napoli all'area metropolitana, dai Comuni alle municipalità / Buondonno, Emma. - (2009). (Intervento presentato al convegno Napoli e la sua provincia tenutosi a Fiume di Pietra, Ercolano nel 21 marzo 2009).

Dalla provincia di Napoli all'area metropolitana, dai Comuni alle municipalità

BUONDONNO, EMMA
2009

Abstract

La Provincia di Napoli è un magma urbano, 92 comuni, 1.148 kmq, 3 milioni di residenti, 200 mila immigrati regolari e una densità territoriale di 2.800 abitanti per kmq pari a circa 6 volte la media regionale. Un territorio che sfugge al governo e al controllo ed ingoia quasi tutte le risorse economiche della Campania. Per il funzionamento delle macchine urbane i costi si moltiplicano per concentrazioni così elevate e soprattutto per unità urbane che superano il livello ottimale dei centomila abitanti. Disagio sociale, degrado ambientale ed emergenza criminalità sono le spie del sottosviluppo e del cancro della nostra terra. Le scelte della pianificazione di Napoli e della sua Provincia amplificheranno tali problemi piuttosto che risolverli poiché sono fondate sulla tesi della densificazione urbana dell’area a più alto rischio criminalità. Alle scelte spinte della densificazione urbana si coniuga la polverizzazione di amministrazioni comunali che rallentano ogni processo di innovazione e trasformazione territoriale impedendo alla comunità di raggiungere i livelli di qualità della vita come in altre regioni europee. Dobbiamo costruire al più presto un nuovo assetto territoriale dell’area metropolitana di Napoli anche in riferimento al federalismo fiscale per avere un’armatura urbana più snella ed efficiente. I 92 comuni devono accorparsi per dare vita a sole 19 municipalità di cui una sola e non dieci per Napoli città, le restanti 18 possono essere individuate all’interno di 6 comprensori. Il comprensorio della Città Flegrea è composto da 3 municipalità: la municipalità di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida; la municipalità di Giugliano, Qualiano e Villaricca e la municipalità di Quarto, Marano, Calvizzano, Mugnano e Melito. Il comprensorio delle Isole è composto da 3 municipalità: la municipalità di Capri; la municipalità di Procida e la municipalità di Ischia, Forio, Lacco Ameno, Barano d’Ischia, Serrara Fontana e Casamicciola. Il comprensorio della Città Acerrana è composto da 2 municipalità: la municipalità di Acerra e Caivano e la municipalità di Sant’Antimo, Casandrino, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano, Cardito, Arzano, Casavatore, Casaoria, Afragola, Casalnuovo e Volla. Il comprensorio della Città Nolana è composto da 4 municipalità: la municipalità di Pomigliano, Castello di Cisterna, Brusciano, Mariglianella e Marigliano; la municipalità di Nola, Saviano, Scisciano, San Vitaliano, Cimitile, S. Paolo Bel Sito e Liveri; la municipalità di Roccarainola, Cicciano, Camposanto, Comiziano, Tufino, Casamarciano e Visciano e la municipalità di S. Gennaro Vesuviano, Palma Campania, Striano e Poggiomarino. Il comprensorio del Vesuvio è composto da 4 municipalità: la municipalità di Ercolano, Portici, S. Giorgio a Cremano, S. Sebastiano e Massa di Somma; la municipalità di Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase; la municipalità di Terzino, S. Giuseppe Vesuviano e Ottaviano e la municipalità di Somma Vesuviana, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e Cercola. Il comprensorio della Penisola Sorrentina è composto da 2 municipalità: la municipalità di Castellammare, S. Maria la Carità, S. Antonio, Lettere, Casola, Gragnano, Pimonte, Agerola e Gragnano e la municipalità di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, S. Agnello, Sorrento e Massa Lubrense. In conclusione la nuova articolazione dell’armatura urbana metropolitana consentirebbe la definizione di strumenti urbanistici comprensoriali per i nuovi PUC che non è più possibile rinviare e l’alleggerimento degli apparati politico-amministrativi con un considerevole risparmio delle risorse pubbliche da investite meglio nel risanamento ambientale, nella cura del territorio e per soddisfare le esigenze dei cittadini.
2009
Dalla provincia di Napoli all'area metropolitana, dai Comuni alle municipalità / Buondonno, Emma. - (2009). (Intervento presentato al convegno Napoli e la sua provincia tenutosi a Fiume di Pietra, Ercolano nel 21 marzo 2009).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/367577
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