Utilizzo di un test di fluorescenza polarizzata (FPA) e comparazione con altri test usati per la diagnosi di brucellosi del Bufalo (Bubalus bubalis)

La brucellosi nel bovino e nel bufalo, causata dal B. abortus, una delle specie più virulente di brucella, è responsabile di importanti perdite economiche nell'allevamento bovino e bufalino. È inoltre una diffusa zoonosi che costituisce un problema serio di sanità pubblica dovunque l'agente contagioso sia endemico, come nei paesi del Medio Oriente e mediterranei. La diagnosi dell'infezione da brucella pricipalmente è basata sulla rilevazione degli anticorpi specifici. La prova del Rosa Bengala (RBT) e la prova di fissazione del complemento (CFT) sono le prove accettate universalmente a questo fine e gli unici approvati per la certificazione degli allevamenti bovini e bufalini negli stati membri della Comunità Economica Europea. È accettato che per la diagnosi sierologica di brucellosi ci sia la necessità di trovare altre prove che siano più sensibili di quelle attualmente usate. A questo fine, sono state sviluppate, l'Elisa indiretta (i-Elisa), l'analisi di polarizzazione di fluorescenza (FPA) e la Elisa competitiva (c-Elisa), le quali sembra possiedano una superiore capacità di svelare gli animali infettti rispetto a RBT e CFT. Lo scopo della presente progetto è la convalida di FPA per la diagnosi dell'infezione da B. abortus nel Bufalo con la determinazione cut-off che offra il più alto indice di performance (sensibilità diagnostica (DSn) + specificità diagnostica (DSp)) ed il confronto delle relative prestazioni con quello delle altre prove usate a questo fine.