All'inizio appaiono le Muse nel grande scenario dell'universo e con esse la parola che canta la meraviglia. Il testo si interroga sulla figura del silenzio che precede e che segue la nascita della parola nell'antico pensiero greco. Inscritto nel corpo stesso del linguaggio, il silenzio, dopo la nascita del linguaggio, è da esso indistinguibile. In un orizzonte divino il canto rivela la verità di ciò che è. La vastità semantica del termine mousikè e l'inserzione del silenzio nel canto pensata come la discontinuità del numero e del ritmo nella dottrina pitagorica dell'armonia.
Sul linguaggio, la musica e il silenzio nell'antica filosofia greca / Palumbo, Lidia. - STAMPA. - XVI:(2008), pp. 45-64.
Sul linguaggio, la musica e il silenzio nell'antica filosofia greca
PALUMBO, LIDIA
2008
Abstract
All'inizio appaiono le Muse nel grande scenario dell'universo e con esse la parola che canta la meraviglia. Il testo si interroga sulla figura del silenzio che precede e che segue la nascita della parola nell'antico pensiero greco. Inscritto nel corpo stesso del linguaggio, il silenzio, dopo la nascita del linguaggio, è da esso indistinguibile. In un orizzonte divino il canto rivela la verità di ciò che è. La vastità semantica del termine mousikè e l'inserzione del silenzio nel canto pensata come la discontinuità del numero e del ritmo nella dottrina pitagorica dell'armonia.File | Dimensione | Formato | |
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