Il dialogo tra il giudice nazionale ed il giudice comunitario si realizza, com’è noto, attraverso il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia contemplato dagli artt. 234, 68 TCE e 35 TUE che mira a garantire l’uniformità nell’interpretazione ed applicazione del diritto comunitario, nonché il rispetto del principio di legalità nell’ordinamento comunitario attraverso il sindacato sulla validità degli atti comunitari e dell’Unione. La competenza esclusiva della Corte di giustizia in ordine a tale rinvio permane a tutt’oggi nonostante la previsione del trattato di Nizza intendesse estenderla anche al Tribunale di prima istanza. La funzione nomofilattica rispetto alle norme di diritto comunitario e dell’Unione attribuita alla Corte di giustizia presenta talune peculiarità dal punto di vista soggettivo, oggettivo e temporale degli effetti delle sentenze rese in sede di rinvio pregiudiziale. Ci occupiamo, ai nostri limitati fini, esclusivamente degli aspetti inerenti le sentenze interpretative, della natura di diritto giurisprudenziale loro riconosciuto ed in particolare degli effetti manipolativi addittivi che producono nell’ordinamento processual penalistico interno.
Seminario giuridico fridericiano 2009 - Diritto giurisprudenziale e ruolo delle Corti: Le interpretazioni "additive" della Corte di Giustizia / Savy, Daniela. - (2009). (Intervento presentato al convegno Diritto giurisprudenziale e ruolo delle Corti tenutosi a Università degli Studi di Napoli "Federico II", sede centrale Corso Umberto I, Aula Pessina nel 22 maggio 2009).
Seminario giuridico fridericiano 2009 - Diritto giurisprudenziale e ruolo delle Corti: Le interpretazioni "additive" della Corte di Giustizia
SAVY, DANIELA
2009
Abstract
Il dialogo tra il giudice nazionale ed il giudice comunitario si realizza, com’è noto, attraverso il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia contemplato dagli artt. 234, 68 TCE e 35 TUE che mira a garantire l’uniformità nell’interpretazione ed applicazione del diritto comunitario, nonché il rispetto del principio di legalità nell’ordinamento comunitario attraverso il sindacato sulla validità degli atti comunitari e dell’Unione. La competenza esclusiva della Corte di giustizia in ordine a tale rinvio permane a tutt’oggi nonostante la previsione del trattato di Nizza intendesse estenderla anche al Tribunale di prima istanza. La funzione nomofilattica rispetto alle norme di diritto comunitario e dell’Unione attribuita alla Corte di giustizia presenta talune peculiarità dal punto di vista soggettivo, oggettivo e temporale degli effetti delle sentenze rese in sede di rinvio pregiudiziale. Ci occupiamo, ai nostri limitati fini, esclusivamente degli aspetti inerenti le sentenze interpretative, della natura di diritto giurisprudenziale loro riconosciuto ed in particolare degli effetti manipolativi addittivi che producono nell’ordinamento processual penalistico interno.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
seminario 22 maggio 2009.jpg
accesso aperto
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
2.94 MB
Formato
JPEG
|
2.94 MB | JPEG | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


