La silva di Stazio dedicata alla villa sorrentina di Pollio Felice fu interpretata come una raccolta di dati geografici e mitologici da Poliziano, mentre ne riconobbero il carattere di ekfrasis/descrizione già Calderini e poi Perotti e Parrasio. La storia dell'esegesi di questa silva permette di valutare anche lo sviluppo dell'interpretazione umanistica delle silve di Stazio dalle origini con Calderini fino all'inedito commentario di Parrasio.
La fortune exégétique de la Silva 2,2 de Stace dans les commentaires de Leto à Parrhasius / Abbamonte, Giancarlo. - (2008). (Intervento presentato al convegno La silve: histoire d'une écriture libérée en Europe de l'Antiquité au XVIII siècle tenutosi a Gand (BELGIO) nel 02-05/07/08).
La fortune exégétique de la Silva 2,2 de Stace dans les commentaires de Leto à Parrhasius
ABBAMONTE, GIANCARLO
2008
Abstract
La silva di Stazio dedicata alla villa sorrentina di Pollio Felice fu interpretata come una raccolta di dati geografici e mitologici da Poliziano, mentre ne riconobbero il carattere di ekfrasis/descrizione già Calderini e poi Perotti e Parrasio. La storia dell'esegesi di questa silva permette di valutare anche lo sviluppo dell'interpretazione umanistica delle silve di Stazio dalle origini con Calderini fino all'inedito commentario di Parrasio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.