Legittima difesa In una visione unitaria dell’evoluzione della disciplina della legittima difesa si possono evidenziare progressivamente il fine protettivo di considerazione pubblicistica della difesa legittima per la quiete sociale; la preminenza delle funzioni stautali; l’ampliamento delle ipotesi di legittima difesa in rapporto all’esigenza di repressione della violenza; l’obbligo di deferire alla pubblica autorità la conoscenza delle situazioni degne di tutela, con progressiva degradazione almeno tendenziale delle ipotesi di liceità, di esercizio privato delle proprie ragioni; la rilevanza dell’esigenza dell’inevitabilità di una difesa reattiva esplicatasi quando aliter se tueri non posse. Il principio che riconosce la liceità del comportamento indotto da una difesa necessaria in definitiva ha radici profonde nella nostra tradizione giuridica. Fondamento costante dell’istituto è in primo luogo l’idea che la difesa privata costituisca legittimamente una forma di autotutela contro il pericolo di un’aggressione nel momento in cui l’intervento dello Stato non può essere tempestivo ed efficace. La riforma introdotta con il testo di legge n. 59 del 13 febbraio 2006 in un’ottica storico-giuridica reintroduce eccezioni a tal punto rilevanti al requisito della proporzione da ricordare nel diritto romano l’eccezione alla proporzione tra offesa e difesa nell’ipotesi di fur nocturnus. La forza innovativa della nuova disposizione risiede nell’obiettivo di affrancare l’operatività della scriminante proprio dalla sussistenza della proporzione tra diritti patrimoniali aggrediti e gli atti violenti difensivi. La riforma dell’art. 52 cod. pen. Infatti recupera per certi aspetti l’applicazione della legittima difesa nel diritto romano in una sorta di ritorno senza precedenti al diritto romano. Tale recupero è particolarmente interessante se inserito in una visione generale della disciplina della legittima difesa che per il diritto romano porta a rilevare senza dubbio una più ampia applicazione dell’istituto.

… adversus periculum naturalis ratio permittit se defendere … / Carro, Valeria. - STAMPA. - I:(2009), pp. 149-167.

… adversus periculum naturalis ratio permittit se defendere …

CARRO, VALERIA
2009

Abstract

Legittima difesa In una visione unitaria dell’evoluzione della disciplina della legittima difesa si possono evidenziare progressivamente il fine protettivo di considerazione pubblicistica della difesa legittima per la quiete sociale; la preminenza delle funzioni stautali; l’ampliamento delle ipotesi di legittima difesa in rapporto all’esigenza di repressione della violenza; l’obbligo di deferire alla pubblica autorità la conoscenza delle situazioni degne di tutela, con progressiva degradazione almeno tendenziale delle ipotesi di liceità, di esercizio privato delle proprie ragioni; la rilevanza dell’esigenza dell’inevitabilità di una difesa reattiva esplicatasi quando aliter se tueri non posse. Il principio che riconosce la liceità del comportamento indotto da una difesa necessaria in definitiva ha radici profonde nella nostra tradizione giuridica. Fondamento costante dell’istituto è in primo luogo l’idea che la difesa privata costituisca legittimamente una forma di autotutela contro il pericolo di un’aggressione nel momento in cui l’intervento dello Stato non può essere tempestivo ed efficace. La riforma introdotta con il testo di legge n. 59 del 13 febbraio 2006 in un’ottica storico-giuridica reintroduce eccezioni a tal punto rilevanti al requisito della proporzione da ricordare nel diritto romano l’eccezione alla proporzione tra offesa e difesa nell’ipotesi di fur nocturnus. La forza innovativa della nuova disposizione risiede nell’obiettivo di affrancare l’operatività della scriminante proprio dalla sussistenza della proporzione tra diritti patrimoniali aggrediti e gli atti violenti difensivi. La riforma dell’art. 52 cod. pen. Infatti recupera per certi aspetti l’applicazione della legittima difesa nel diritto romano in una sorta di ritorno senza precedenti al diritto romano. Tale recupero è particolarmente interessante se inserito in una visione generale della disciplina della legittima difesa che per il diritto romano porta a rilevare senza dubbio una più ampia applicazione dell’istituto.
2009
9788876070709
… adversus periculum naturalis ratio permittit se defendere … / Carro, Valeria. - STAMPA. - I:(2009), pp. 149-167.
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