Nelle convenzioni internazionali stipulate per regolare l’uso della forza nei conflitti armati, si evidenzia, tra l’altro, l’esigenza di formulare regole volte ad impedire la distruzione, il saccheggio, la confisca o, anche, la requisizione delle opere d’arte costituenti il patrimonio culturale dello Stato occupato militarmente o vinto. Il saggio prende in esame la problematica del regime dei BBCC nei conflitti armati a partire dai primi tentativi di codificazione della materia ( la Convenzione per il miglioramento delle condizioni dei militari feriti in guerra del 1874 e le due fasi successive -tra il 1899 ed il 1907- in cui venne varato il cosiddetto sistema dell’Aja ) al nuovo slancio che nel secondo dopoguerra -1949 – ha trovato l’opera di codificazione con l’adozione di quattro convenzioni rivisitate con due Protocolli – dando vita al cosiddetto sistema di Ginevra - oltre ai progetti formulati dall’Institut de droit international – per altro mai trasfusi in effettivi strumenti giuridici ( Manuale di Oxford ) -, fino alle convenzioni cosiddette di diritto umanitario, in particolare, tutte quelle che hanno avuto ad oggetto la tutela dei BBCC in occasione di conflitti armati. Lo studio evidenzia gli aspetti formali ed i contenuti materiali delle discipline adottate. Particolare attenzione è dedicata alla Convenzione dell’Aja del 1954 per le sue particolarità.
Il regime dei beni culturali nei conflitti armati / Albano, Antonio. - STAMPA. - (2005), pp. 47-118.
Il regime dei beni culturali nei conflitti armati
ALBANO, Antonio
2005
Abstract
Nelle convenzioni internazionali stipulate per regolare l’uso della forza nei conflitti armati, si evidenzia, tra l’altro, l’esigenza di formulare regole volte ad impedire la distruzione, il saccheggio, la confisca o, anche, la requisizione delle opere d’arte costituenti il patrimonio culturale dello Stato occupato militarmente o vinto. Il saggio prende in esame la problematica del regime dei BBCC nei conflitti armati a partire dai primi tentativi di codificazione della materia ( la Convenzione per il miglioramento delle condizioni dei militari feriti in guerra del 1874 e le due fasi successive -tra il 1899 ed il 1907- in cui venne varato il cosiddetto sistema dell’Aja ) al nuovo slancio che nel secondo dopoguerra -1949 – ha trovato l’opera di codificazione con l’adozione di quattro convenzioni rivisitate con due Protocolli – dando vita al cosiddetto sistema di Ginevra - oltre ai progetti formulati dall’Institut de droit international – per altro mai trasfusi in effettivi strumenti giuridici ( Manuale di Oxford ) -, fino alle convenzioni cosiddette di diritto umanitario, in particolare, tutte quelle che hanno avuto ad oggetto la tutela dei BBCC in occasione di conflitti armati. Lo studio evidenzia gli aspetti formali ed i contenuti materiali delle discipline adottate. Particolare attenzione è dedicata alla Convenzione dell’Aja del 1954 per le sue particolarità.File | Dimensione | Formato | |
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