L'A., nel commentare la sentenza della Cassazione, Sez. III, 18 settembre 2008, n. 23846, sottolinea l'importanza dell'estensione dell'area del danno risarcibile alla perdita delle chances di miglioramento della qualità e delle aspettative di vita del paziente. Infatti, l'omissione della diagnosi di un processo morboso terminale, sul quale sia possibile intervenire anche soltanto con un intervento c.d. palliativo, determinando un ritardo nella possibilità di esecuzione di tale intervento, cagiona al paziente un danno risarcibile, per il fatto che nelle more egli ha dovuto sopportare le conseguenze del processo morboso, e particolarmente il dolore, posto che la tempestiva esecuzione dell'intervento palliativo avrebbe potuto alleviare le sue sofferenze, consentendogli di vivere alcune settimane in più rispetto a quelle poi vissute. Quando sia stata fornita la prova, anche in via presuntiva o di calcolo probabilistico, dell'esistenza di una chance di consecuzione di un vantaggio in relazione ad una determinata situazione giuridica, la perdita di tale chance è un danno risarcibile, indipendentemente dalla dimostrazione che la concreta utilizzazione della chance avrebbe presuntivamente o probabilmente determinato il conseguimento del vantaggio. La commisurazione della riparazione al danno effettivamente causato, rappresentato dalla quantità percentuale delle chances perdute, induce l'A. a considerare tale figura come uno strumento giusto ed efficiente di valutazione dei contrapposti interessi delle parti, espressione della regola d'equivalenza tra entità del risarcimento e gravità del danno.

La responsabilità del medico per il danno da perdita delle chances di miglioramento della qualità e delle aspettative di vita del paziente / Feola, Maria. - In: DIRITTO E GIURISPRUDENZA. - ISSN 0012-3439. - STAMPA. - ANNO CXXIII, SERIE III:(2008), pp. 581-605.

La responsabilità del medico per il danno da perdita delle chances di miglioramento della qualità e delle aspettative di vita del paziente

FEOLA, MARIA
2008

Abstract

L'A., nel commentare la sentenza della Cassazione, Sez. III, 18 settembre 2008, n. 23846, sottolinea l'importanza dell'estensione dell'area del danno risarcibile alla perdita delle chances di miglioramento della qualità e delle aspettative di vita del paziente. Infatti, l'omissione della diagnosi di un processo morboso terminale, sul quale sia possibile intervenire anche soltanto con un intervento c.d. palliativo, determinando un ritardo nella possibilità di esecuzione di tale intervento, cagiona al paziente un danno risarcibile, per il fatto che nelle more egli ha dovuto sopportare le conseguenze del processo morboso, e particolarmente il dolore, posto che la tempestiva esecuzione dell'intervento palliativo avrebbe potuto alleviare le sue sofferenze, consentendogli di vivere alcune settimane in più rispetto a quelle poi vissute. Quando sia stata fornita la prova, anche in via presuntiva o di calcolo probabilistico, dell'esistenza di una chance di consecuzione di un vantaggio in relazione ad una determinata situazione giuridica, la perdita di tale chance è un danno risarcibile, indipendentemente dalla dimostrazione che la concreta utilizzazione della chance avrebbe presuntivamente o probabilmente determinato il conseguimento del vantaggio. La commisurazione della riparazione al danno effettivamente causato, rappresentato dalla quantità percentuale delle chances perdute, induce l'A. a considerare tale figura come uno strumento giusto ed efficiente di valutazione dei contrapposti interessi delle parti, espressione della regola d'equivalenza tra entità del risarcimento e gravità del danno.
2008
La responsabilità del medico per il danno da perdita delle chances di miglioramento della qualità e delle aspettative di vita del paziente / Feola, Maria. - In: DIRITTO E GIURISPRUDENZA. - ISSN 0012-3439. - STAMPA. - ANNO CXXIII, SERIE III:(2008), pp. 581-605.
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