Gli strumenti urbanistici vigenti sul territorio ercolanese1) Indirizzi Urbanistici per la Città di Ercolano, Marzo 2007La città di Ercolano: idee e progetti per la difesa della natura, la salvaguardia integrale del patrimonio storico, il sistema integrato dei trasporti e lo sviluppo sostenibile.Le linee programmatiche e di indirizzo per la difesa della natura e lo sviluppo sostenibile del territorio di Ercolano integrano e rafforzano i criteri e le scelte operate dal Piano Territoriale Regionale, dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Napoli, dal Piano Strategico Operativo per la zona rossa, dal Piano del Parco Nazionale del Vesuvio e dal Piano Territoriale Paesistico.Sono ribadite nel documento le tesi già maturate ed esposte nella discussione dei predetti strumenti urbanistici ed in particolare nella definizione della rete ecologica regionale con il , della rete delle infrastrutture con il Ring di natura di Ercolano, Il sistema integrato dei trasporti e degli scambiatori intermodali di traffico ferro – gomma, e della riqualificazione urbana con i Piani di recupero della città stratificata, il Frammento urbano e produttivo commerciale, I frammento urbano produttivo artigianale e industriale, il Frammento di architettura e natura delle cave, la Città del sapere e del turismo costiera.Ercolano è la prima città del Parco Nazionale del Vesuvio che si incontra provenendo da Napoli con il territorio che si estende dal mare fino alla sommità del cratere vulcanico. Anche in origine Heràcleion, poi Herculaneum, era la prima città “posta a 4 miglia ad oriente di , lungo le basse pendici del Vesuvio che in quel luogo formava un promontorio eminente sulla linea del litorale, delimitato, ai due lati, dal letto incassato di due corsi d'acqua di carattere torrentizio;ed era attraversata dalla grande via litoranea lungo il golfo”.La stratificazione storica, documentata attraverso cartografie, iconografie e fonti bibliografiche, consolida le ragioni dello sviluppo insediativo e socioeconomico della fascia costiera vesuviana ed esalta lo straordinario valore paesaggistico ed ambientale del vulcano quale scenario principale del golfo di Napoli.Il primo obiettivo da perseguire, infatti, è “la salvaguardia e la valorizzazione dell'immagine e dell'identità del complesso vesuviano nel suo contesto paesistico ed ambientale, col massimo rispetto delle dinamiche evolutive connesse al vulcanismo”.Ne scaturisce che poiché non esiste migliore e corretta accessibilità, nel rispetto dei valori ambientali, paesaggistici e storico - monumentali, di quella che consenta di avvicinarsi ed ascendere al vulcano provenendo da Napoli attraversoil mare e la lambendo la città archeologica.L'accessibilità via mare ad Ercolano è prevista con il progetto del , il nuovo approdo turistico, e con il potenziamento della la stazione del metrò del mare. L'accessibilità attraverso l'antica via litoranea, la via , poi , è migliorata con il progetto di riqualificazione di tutta l'arteria di Corso Resina, dalla Reggia di Portici a Torre del Greco.I due sistemi di accessibilità di interesse paesaggistico - ambientale e storico-monumentale sono compresi all'interno della strategia del Sistema integrato dei trasporti e degli scambiatori intermodali di traffico della città di Ercolano.2) La riqualificazione del WaterfrontPer quanto riguarda il sistema di trasporto su ferro è utile sottolineare che la rete ferroviaria costiera con il progetto di ammodernamento impiantistico e tecnologico sarà trasformata in metrò regionale e lungo il tracciato della costa di Ercolano è possibile prevedere 4 stazioni rispettivamente al Polo Universitario, al Retinae Portus, all'Approdo della Real Villa Favorita ed agli Scogli della Scala.3) Riqualificazione delle caveLo studio della forma del progetto parte da un'attenta analisi storica e urbana dell'interno territorio comunale. Tale analisi è basata su un accurato studio dei tracciati insediativi che la compongono e sull'approfondimento dei collegamenti e degli accessi dell'area progetto con il territorio e dell'area progetto stessa. Si è partiti quindi dallo studio cartografico della struttura insediativi dal 1875 fino a quello attuale, ponendo maggior attenzione ai collegamenti da mare (dove si è concentrato il sistema delle reti infrastrutturali di connessione con gli altri comuni vesuviani) e verso il Vesuvio (dove si manifesta maggiormente la problematica dell'accessibilità). Da ciò è dedotto che le uniche due connessioni con l'area di progetto sono rappresentate da via Benedetto Cozzolino e via San Vito che rappresentano diramazioni contemporanee di antichi tracciati di alvei dei versanti alti; inoltre i collegamenti situati all'interno dell'area di progetto con le cave (via Viola,Via Cegnacolo,via dello Spacco, via Patacca, via Barcaiola e via Case Vecchie) rappresentano tracciati già esistenti del 1875. È importante sottolineare, l'utilizzo del suolo dell'area progetto, in quanto, oltre l'area residenziale presente vi è potuto un'elevata presenza di serre e magazzini che si sviluppa per l'intera. Ciò ha rappresentato un elemento importante per la salvaguardia di tali zone.a) Il risanamento ambientale prevede 3 linee d'intervento sulle cave (risultate dallo studio naturalistico storico e normativo fatto in precedenza). Il primo è rivolto al restauro ambientale ed al ripristino della morfologia ed dell'idrografia originaria per le cave risultate di minor interesse naturalistico. Il secondo è rivolto alla valorizzazione dell'habitat naturale, alla conservazione della flora e della fauna ed il restauro ambientale e paesaggistico per le cave risultate di maggior interesse naturalistico. Infine abbiamo il progetto del corridoio ecologico essendo il giardino del ritrovo interamente occupato dalla cava in località Cupa Viola.b) Le opere di urbanizzazione primaria (il sistema delle reti infrastrutturali). Esso comprende il sistema di viabilità e parcheggi, di primaria importanza nel progetto in quanto l'accessibilità è una delle maggiori problematiche dell'area. Si è così previsto una rete stradale costituita da un lato da un' adeguamento di quella esistente con pochissime modifiche comprendenti allargamenti della rete viaria e dall'altro nuovi percorsi su gomma lì dove è andato perso il tracciato storicamente esistente. In più sono state previste aree di parcheggi nei punti collettivi attrezzati e spazi di sosta atte a facilitare il servizio navette presente nel suddetto circuito.c) Le attrezzature collettive si distinguono: per attività ricreative e sportive situate nei pressi del polo di ricerca necessarie per creare delle attività integrate con le attività culturali di un teatro-auditorium; per attività turistico ricettive situate nei pressi dell'ex stazione Cook dove partirà il nuovo percorso della funicolare e quindi in quanto attrattiva turistica deve essere valorizzato nei pressi dell'area al di sopra della località Novella Scappa decentrata rispetto al progetto ma inserita in quanto è costituita da attrezzature sportive all'aperto già esistenti; per attività ricreative culturali rappresentate quindi dai due poli del museo e della ricerca.4) Il Piano di Recupero per la Città Stratificata di ErcolanoLe ragioni della perimetrazione della città stratificata di Ercolano e le conseguenti scelte progettuali s'inseriscono all'interno del documento contenente le linee programmatiche e gli indirizzi per il nuovo piano urbanistico comunale che prevede per tale area un piano particolareggiato esecutivo che contempli l'ampliamento della fruizione del sito archeologico e la sua integrazione con il contesto urbano stratificato della città storica.Il perimetro dell'area d'intervento del P.U.E. per la città stratificata di Ercolano include tre gruppi di insulae: quelle prossime alla Basilica di Santa Maria a Pugliano – comprese tra l'omonima piazza e Corso Resina –, quelle che si estendono lungo il suddetto corso, tra il confine comunale che separa la città di Ercolano da Portici e da Torre del Greco, e, infine, quelle facenti parte dell'edificato che si estende fino alla linea di costa. L'area perimetrata è stata suddivisa in sette ambiti. I primi quattro si trovano a monte di Corso Resina e sono costituiti dall'abitato medievale sviluppatosi fino ai giorni nostri lungo gli alvei idrici primario e secondario, divenuti poi rispettivamente via Canalone che prosegue con via Pugliano e via Trentola. Gli altri tre sono invece inseriti nella fascia di territorio compresa tra Corso Resina e la linea di costa di cui fa parte l'area della città archeologica delimitata dai due alvei idrici, la zona che si estende tra l'area archeologica e la Reggia di Portici e la porzione di territorio compreso tra l'antico insediamento romano e villa Favorita, residenza reale di Ercolano.L'abitato a monte dell'antica Strada Regia delle Calabrie è la parte più densamente popolata, essendosi sviluppata tra i due capisaldi della Basilica di Santa Maria a Pugliano e la chiesa di Santa Caterina, intorno ai quali si sono consolidate le attività artigianali e mercantili medievali, sopravvissute fino ad oggi. La presenza del tracciato della Circumvesuviana e della ferrovia Vesuviana con le rispettive stazioni entrambe situate in Piazza Pugliano, così come – dopo la Seconda Guerra Mondiale – dello svincolo autostradale, hanno favorito fino a metà degli anni '50 l'elevata concentrazione di popolazione in quest'area. Viceversa, la fascia di territorio compresa tra Corso Resina ed il mare ha subíto, nel tempo, un progressivo processo di periferizzazione. A determinare il destino di tale area hanno concorso la perdita dell'antico Retinae Portus (che in epoca romana aveva reso Ercolano la più importante città a sud di Napoli, dando origine ad un florido sviluppo economico, e le scelte urbanistiche inerenti alla destinazione d'uso del territorio.Tali opzioni non hanno tenuto conto dell'originale e pregevole tessuto agricolo, consentendo l'introduzione di grandi comparti manifatturieri e industriali, e la creazione di serre di scarsa qualità, con il risultato di sacrificare il considerevole potenziale produttivo generando inoltre un danno paesaggistico assai rilevante. Non si deve, infine, dimenticare l'innesto lungo la linea di costa del tracciato ferroviario, passivamente subíto dal territorio, e causa dell'interruzione della naturale continuità verso il mare che rappresentava uno tra i maggiori pregi di questo luogo. Tale scelta, inoltre, non ha innescato alcun processo di integrazione considerata l'assenza di stazioni che collegano Ercolano al resto del territorio, come è diversamente avvenuto per la zona a monte di Corso Resina che dai primi anni del 1900 fino alla seconda Guerra Mondiale ospitava le stazioni della Circumvesuviana e della Vesuviana, che collegava Piazza Pugliano alla stazione inferiore della Funicolare che conduceva al Vesuvio.

La ricerca urbanistica per i territori e la qualità della vita / Buondonno, Emma. - (2007). (Intervento presentato al convegno Conferenza nazionale sulla qualità della vita. tenutosi a Villa Campolieto, Ercolano (NA). nel 16 e 17 febbraio 2007).

La ricerca urbanistica per i territori e la qualità della vita.

BUONDONNO, EMMA
2007

Abstract

Gli strumenti urbanistici vigenti sul territorio ercolanese1) Indirizzi Urbanistici per la Città di Ercolano, Marzo 2007La città di Ercolano: idee e progetti per la difesa della natura, la salvaguardia integrale del patrimonio storico, il sistema integrato dei trasporti e lo sviluppo sostenibile.Le linee programmatiche e di indirizzo per la difesa della natura e lo sviluppo sostenibile del territorio di Ercolano integrano e rafforzano i criteri e le scelte operate dal Piano Territoriale Regionale, dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Napoli, dal Piano Strategico Operativo per la zona rossa, dal Piano del Parco Nazionale del Vesuvio e dal Piano Territoriale Paesistico.Sono ribadite nel documento le tesi già maturate ed esposte nella discussione dei predetti strumenti urbanistici ed in particolare nella definizione della rete ecologica regionale con il , della rete delle infrastrutture con il Ring di natura di Ercolano, Il sistema integrato dei trasporti e degli scambiatori intermodali di traffico ferro – gomma, e della riqualificazione urbana con i Piani di recupero della città stratificata, il Frammento urbano e produttivo commerciale, I frammento urbano produttivo artigianale e industriale, il Frammento di architettura e natura delle cave, la Città del sapere e del turismo costiera.Ercolano è la prima città del Parco Nazionale del Vesuvio che si incontra provenendo da Napoli con il territorio che si estende dal mare fino alla sommità del cratere vulcanico. Anche in origine Heràcleion, poi Herculaneum, era la prima città “posta a 4 miglia ad oriente di , lungo le basse pendici del Vesuvio che in quel luogo formava un promontorio eminente sulla linea del litorale, delimitato, ai due lati, dal letto incassato di due corsi d'acqua di carattere torrentizio;ed era attraversata dalla grande via litoranea lungo il golfo”.La stratificazione storica, documentata attraverso cartografie, iconografie e fonti bibliografiche, consolida le ragioni dello sviluppo insediativo e socioeconomico della fascia costiera vesuviana ed esalta lo straordinario valore paesaggistico ed ambientale del vulcano quale scenario principale del golfo di Napoli.Il primo obiettivo da perseguire, infatti, è “la salvaguardia e la valorizzazione dell'immagine e dell'identità del complesso vesuviano nel suo contesto paesistico ed ambientale, col massimo rispetto delle dinamiche evolutive connesse al vulcanismo”.Ne scaturisce che poiché non esiste migliore e corretta accessibilità, nel rispetto dei valori ambientali, paesaggistici e storico - monumentali, di quella che consenta di avvicinarsi ed ascendere al vulcano provenendo da Napoli attraversoil mare e la lambendo la città archeologica.L'accessibilità via mare ad Ercolano è prevista con il progetto del , il nuovo approdo turistico, e con il potenziamento della la stazione del metrò del mare. L'accessibilità attraverso l'antica via litoranea, la via , poi , è migliorata con il progetto di riqualificazione di tutta l'arteria di Corso Resina, dalla Reggia di Portici a Torre del Greco.I due sistemi di accessibilità di interesse paesaggistico - ambientale e storico-monumentale sono compresi all'interno della strategia del Sistema integrato dei trasporti e degli scambiatori intermodali di traffico della città di Ercolano.2) La riqualificazione del WaterfrontPer quanto riguarda il sistema di trasporto su ferro è utile sottolineare che la rete ferroviaria costiera con il progetto di ammodernamento impiantistico e tecnologico sarà trasformata in metrò regionale e lungo il tracciato della costa di Ercolano è possibile prevedere 4 stazioni rispettivamente al Polo Universitario, al Retinae Portus, all'Approdo della Real Villa Favorita ed agli Scogli della Scala.3) Riqualificazione delle caveLo studio della forma del progetto parte da un'attenta analisi storica e urbana dell'interno territorio comunale. Tale analisi è basata su un accurato studio dei tracciati insediativi che la compongono e sull'approfondimento dei collegamenti e degli accessi dell'area progetto con il territorio e dell'area progetto stessa. Si è partiti quindi dallo studio cartografico della struttura insediativi dal 1875 fino a quello attuale, ponendo maggior attenzione ai collegamenti da mare (dove si è concentrato il sistema delle reti infrastrutturali di connessione con gli altri comuni vesuviani) e verso il Vesuvio (dove si manifesta maggiormente la problematica dell'accessibilità). Da ciò è dedotto che le uniche due connessioni con l'area di progetto sono rappresentate da via Benedetto Cozzolino e via San Vito che rappresentano diramazioni contemporanee di antichi tracciati di alvei dei versanti alti; inoltre i collegamenti situati all'interno dell'area di progetto con le cave (via Viola,Via Cegnacolo,via dello Spacco, via Patacca, via Barcaiola e via Case Vecchie) rappresentano tracciati già esistenti del 1875. È importante sottolineare, l'utilizzo del suolo dell'area progetto, in quanto, oltre l'area residenziale presente vi è potuto un'elevata presenza di serre e magazzini che si sviluppa per l'intera. Ciò ha rappresentato un elemento importante per la salvaguardia di tali zone.a) Il risanamento ambientale prevede 3 linee d'intervento sulle cave (risultate dallo studio naturalistico storico e normativo fatto in precedenza). Il primo è rivolto al restauro ambientale ed al ripristino della morfologia ed dell'idrografia originaria per le cave risultate di minor interesse naturalistico. Il secondo è rivolto alla valorizzazione dell'habitat naturale, alla conservazione della flora e della fauna ed il restauro ambientale e paesaggistico per le cave risultate di maggior interesse naturalistico. Infine abbiamo il progetto del corridoio ecologico essendo il giardino del ritrovo interamente occupato dalla cava in località Cupa Viola.b) Le opere di urbanizzazione primaria (il sistema delle reti infrastrutturali). Esso comprende il sistema di viabilità e parcheggi, di primaria importanza nel progetto in quanto l'accessibilità è una delle maggiori problematiche dell'area. Si è così previsto una rete stradale costituita da un lato da un' adeguamento di quella esistente con pochissime modifiche comprendenti allargamenti della rete viaria e dall'altro nuovi percorsi su gomma lì dove è andato perso il tracciato storicamente esistente. In più sono state previste aree di parcheggi nei punti collettivi attrezzati e spazi di sosta atte a facilitare il servizio navette presente nel suddetto circuito.c) Le attrezzature collettive si distinguono: per attività ricreative e sportive situate nei pressi del polo di ricerca necessarie per creare delle attività integrate con le attività culturali di un teatro-auditorium; per attività turistico ricettive situate nei pressi dell'ex stazione Cook dove partirà il nuovo percorso della funicolare e quindi in quanto attrattiva turistica deve essere valorizzato nei pressi dell'area al di sopra della località Novella Scappa decentrata rispetto al progetto ma inserita in quanto è costituita da attrezzature sportive all'aperto già esistenti; per attività ricreative culturali rappresentate quindi dai due poli del museo e della ricerca.4) Il Piano di Recupero per la Città Stratificata di ErcolanoLe ragioni della perimetrazione della città stratificata di Ercolano e le conseguenti scelte progettuali s'inseriscono all'interno del documento contenente le linee programmatiche e gli indirizzi per il nuovo piano urbanistico comunale che prevede per tale area un piano particolareggiato esecutivo che contempli l'ampliamento della fruizione del sito archeologico e la sua integrazione con il contesto urbano stratificato della città storica.Il perimetro dell'area d'intervento del P.U.E. per la città stratificata di Ercolano include tre gruppi di insulae: quelle prossime alla Basilica di Santa Maria a Pugliano – comprese tra l'omonima piazza e Corso Resina –, quelle che si estendono lungo il suddetto corso, tra il confine comunale che separa la città di Ercolano da Portici e da Torre del Greco, e, infine, quelle facenti parte dell'edificato che si estende fino alla linea di costa. L'area perimetrata è stata suddivisa in sette ambiti. I primi quattro si trovano a monte di Corso Resina e sono costituiti dall'abitato medievale sviluppatosi fino ai giorni nostri lungo gli alvei idrici primario e secondario, divenuti poi rispettivamente via Canalone che prosegue con via Pugliano e via Trentola. Gli altri tre sono invece inseriti nella fascia di territorio compresa tra Corso Resina e la linea di costa di cui fa parte l'area della città archeologica delimitata dai due alvei idrici, la zona che si estende tra l'area archeologica e la Reggia di Portici e la porzione di territorio compreso tra l'antico insediamento romano e villa Favorita, residenza reale di Ercolano.L'abitato a monte dell'antica Strada Regia delle Calabrie è la parte più densamente popolata, essendosi sviluppata tra i due capisaldi della Basilica di Santa Maria a Pugliano e la chiesa di Santa Caterina, intorno ai quali si sono consolidate le attività artigianali e mercantili medievali, sopravvissute fino ad oggi. La presenza del tracciato della Circumvesuviana e della ferrovia Vesuviana con le rispettive stazioni entrambe situate in Piazza Pugliano, così come – dopo la Seconda Guerra Mondiale – dello svincolo autostradale, hanno favorito fino a metà degli anni '50 l'elevata concentrazione di popolazione in quest'area. Viceversa, la fascia di territorio compresa tra Corso Resina ed il mare ha subíto, nel tempo, un progressivo processo di periferizzazione. A determinare il destino di tale area hanno concorso la perdita dell'antico Retinae Portus (che in epoca romana aveva reso Ercolano la più importante città a sud di Napoli, dando origine ad un florido sviluppo economico, e le scelte urbanistiche inerenti alla destinazione d'uso del territorio.Tali opzioni non hanno tenuto conto dell'originale e pregevole tessuto agricolo, consentendo l'introduzione di grandi comparti manifatturieri e industriali, e la creazione di serre di scarsa qualità, con il risultato di sacrificare il considerevole potenziale produttivo generando inoltre un danno paesaggistico assai rilevante. Non si deve, infine, dimenticare l'innesto lungo la linea di costa del tracciato ferroviario, passivamente subíto dal territorio, e causa dell'interruzione della naturale continuità verso il mare che rappresentava uno tra i maggiori pregi di questo luogo. Tale scelta, inoltre, non ha innescato alcun processo di integrazione considerata l'assenza di stazioni che collegano Ercolano al resto del territorio, come è diversamente avvenuto per la zona a monte di Corso Resina che dai primi anni del 1900 fino alla seconda Guerra Mondiale ospitava le stazioni della Circumvesuviana e della Vesuviana, che collegava Piazza Pugliano alla stazione inferiore della Funicolare che conduceva al Vesuvio.
2007
La ricerca urbanistica per i territori e la qualità della vita / Buondonno, Emma. - (2007). (Intervento presentato al convegno Conferenza nazionale sulla qualità della vita. tenutosi a Villa Campolieto, Ercolano (NA). nel 16 e 17 febbraio 2007).
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