Dal piano casa alle New Towns, la politica urbanistica ha le sue regole e non devono essere improvvisate. Le buone pratiche sono già sperimentate in molti stati europei e l'Italia, il Paese che storicamente ha rappresentato il simbolo della bellezza delle città e del paesaggio, sembra avere smarrito la sua memoria e la sua conoscenza nella salvaguardia del patrimonio naturalistico e storico e nella progettazione delle nuove città per coniugare le ragioni della natura, delle risorse storico-artistiche e del fabbisogno delle popolazioni attuali.Il terremoto che nella notte del 6 aprile ha colpito L'Aquila e l'Abruzzo ancora una volta richiama dolorosamente l'attenzione sulla necessità di edificare e pianificare il territorio valutando in primis:- sostenibilità ambientale all'impatto antropico;- vulnerabilità sismica del patrimonio storico architettonico;- responsabilità politico-amministrativa nella esposizione al rischio delle popolazioni insediate.Già dal 16 luglio dello scorso anno sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno sono apparsi gli articoli relativi alle proposte alternative avanzate dal Coordinamento degli Architetti e dall'Associazione Donne Architetto ADA di Napoli sulla necessità urgente di riequilibrare Napoli e l'Area Metropolitana non con i piani della Densificazione Urbana proposta dal P.T.C.P., ma dalla definizione della Regione Metropolitana Campana attraverso la costituzione di comprensori e municipalità e la costruzione di nuove città di riequilibrio in Irpinia, Cilento, Sannio e Casertano.Tre le strategie da mettere in campo:1. Il recupero prudente e la salvaguardia del patrimonio storico-architettonico ed urbanistico dell'intera armatura urbana della Regione Campania; 2. La rottamazione dell'edilizia post bellica edificata dal 1945 ad oggi non antisismica e l'alleggerimento edilizio e abitativo della Provincia di Napoli;3. La progettazione delle nuove città irpine, sannite, cilentane e casertane per il riequilibrio territoriale e la realizzazione della Regione Metropolitana Campana.Tale visione riuscirebbe a dare maggiore forza e senso alle strategie di recupero prudente e salvaguardia del patrimonio storico-architettonico ed urbanistico regionale, alla rottamazione dell'edilizia post bellica edificata dal 1945 ed al lancio di un Piano casa inteso come costruzione di opportunità abitative a prezzi equi in aree che offrano qualità di servizi e infrastrutture adeguate.Ci si augura che finalmente si apra un dibattito serrato sia sulle strategie per il/i centri storici che sul Piano casa che sui temi delle nuove città. E ci si augura, inoltre, che ad aprirlo e a sostenerlo con tutti i mezzi siano gli organismi ufficiali di rappresentanze professionali il cui silenzio sui temi cruciali appare improvvido ed inquietante.Prof. Emma Buondonno, docente di Progettazione Università Federico II di Napoli, Arch.tti Antonella Palmieri e Fulvio Ricci, Consiglieri Ordine Architetti di Napoli e Provincia.

Dal piano casa alle new towns / Buondonno, Emma. - (2009). (Intervento presentato al convegno La progettazione delle nuove città della Campania e la realizzazione della regione metropolitana. tenutosi a Napoli, Facoltà di Architettura, Università Federico II. nel 7 aprile 2009).

Dal piano casa alle new towns.

BUONDONNO, EMMA
2009

Abstract

Dal piano casa alle New Towns, la politica urbanistica ha le sue regole e non devono essere improvvisate. Le buone pratiche sono già sperimentate in molti stati europei e l'Italia, il Paese che storicamente ha rappresentato il simbolo della bellezza delle città e del paesaggio, sembra avere smarrito la sua memoria e la sua conoscenza nella salvaguardia del patrimonio naturalistico e storico e nella progettazione delle nuove città per coniugare le ragioni della natura, delle risorse storico-artistiche e del fabbisogno delle popolazioni attuali.Il terremoto che nella notte del 6 aprile ha colpito L'Aquila e l'Abruzzo ancora una volta richiama dolorosamente l'attenzione sulla necessità di edificare e pianificare il territorio valutando in primis:- sostenibilità ambientale all'impatto antropico;- vulnerabilità sismica del patrimonio storico architettonico;- responsabilità politico-amministrativa nella esposizione al rischio delle popolazioni insediate.Già dal 16 luglio dello scorso anno sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno sono apparsi gli articoli relativi alle proposte alternative avanzate dal Coordinamento degli Architetti e dall'Associazione Donne Architetto ADA di Napoli sulla necessità urgente di riequilibrare Napoli e l'Area Metropolitana non con i piani della Densificazione Urbana proposta dal P.T.C.P., ma dalla definizione della Regione Metropolitana Campana attraverso la costituzione di comprensori e municipalità e la costruzione di nuove città di riequilibrio in Irpinia, Cilento, Sannio e Casertano.Tre le strategie da mettere in campo:1. Il recupero prudente e la salvaguardia del patrimonio storico-architettonico ed urbanistico dell'intera armatura urbana della Regione Campania; 2. La rottamazione dell'edilizia post bellica edificata dal 1945 ad oggi non antisismica e l'alleggerimento edilizio e abitativo della Provincia di Napoli;3. La progettazione delle nuove città irpine, sannite, cilentane e casertane per il riequilibrio territoriale e la realizzazione della Regione Metropolitana Campana.Tale visione riuscirebbe a dare maggiore forza e senso alle strategie di recupero prudente e salvaguardia del patrimonio storico-architettonico ed urbanistico regionale, alla rottamazione dell'edilizia post bellica edificata dal 1945 ed al lancio di un Piano casa inteso come costruzione di opportunità abitative a prezzi equi in aree che offrano qualità di servizi e infrastrutture adeguate.Ci si augura che finalmente si apra un dibattito serrato sia sulle strategie per il/i centri storici che sul Piano casa che sui temi delle nuove città. E ci si augura, inoltre, che ad aprirlo e a sostenerlo con tutti i mezzi siano gli organismi ufficiali di rappresentanze professionali il cui silenzio sui temi cruciali appare improvvido ed inquietante.Prof. Emma Buondonno, docente di Progettazione Università Federico II di Napoli, Arch.tti Antonella Palmieri e Fulvio Ricci, Consiglieri Ordine Architetti di Napoli e Provincia.
2009
Dal piano casa alle new towns / Buondonno, Emma. - (2009). (Intervento presentato al convegno La progettazione delle nuove città della Campania e la realizzazione della regione metropolitana. tenutosi a Napoli, Facoltà di Architettura, Università Federico II. nel 7 aprile 2009).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/349637
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact