In tutta la loro estesa e profonda ‘avventura’ filosofica, Giuseppe Capograssi e il suo diretto allievo Pietro Piovani hanno scorto nell’idea giuridica un principio ideale capace di muovere le azioni umane al fine di incrementarne i nessi e le potenzialità di sviluppo o di limitare gli impedimenti ad esse; laddove il Maestro scorgeva nella giuridicità il “principio di consapevolezza dell’azione”, l’Allievo – restringendone il campo e le possibilità espansive – ne coglieva l’aspetto di “lotta per la difesa dagli impedimenti dell'espansione individuale". Così, pur nelle rispettive, sensibili, filosoficamente raffinate, differenze di vedute e di prospettive, lo sguardo fenomenologico di quei grandi pensatori e ‘scrutatori’ del “diritto nell’esistenza”, penetrava acutamente un’unica realtà: la ‘normatività’ implicita nell’azione umana, costretta ad esplicitarsi e oggettivarsi proprio mediante l’esperienza del diritto e ad un tempo l’individualizzarsi delle relazioni intersoggettive nell’emergere della consapevolezza, storica e esistentiva, del valore ideale di quell’esperienza.
Normatività e azione: l' "idea" del diritto in Capograssi e Piovani / Savona, PIER FRANCESCO. - STAMPA. - Collana "La Torre della Lanterna" - Vol. n. 2:(2008), pp. 195-220.
Normatività e azione: l' "idea" del diritto in Capograssi e Piovani.
SAVONA, PIER FRANCESCO
2008
Abstract
In tutta la loro estesa e profonda ‘avventura’ filosofica, Giuseppe Capograssi e il suo diretto allievo Pietro Piovani hanno scorto nell’idea giuridica un principio ideale capace di muovere le azioni umane al fine di incrementarne i nessi e le potenzialità di sviluppo o di limitare gli impedimenti ad esse; laddove il Maestro scorgeva nella giuridicità il “principio di consapevolezza dell’azione”, l’Allievo – restringendone il campo e le possibilità espansive – ne coglieva l’aspetto di “lotta per la difesa dagli impedimenti dell'espansione individuale". Così, pur nelle rispettive, sensibili, filosoficamente raffinate, differenze di vedute e di prospettive, lo sguardo fenomenologico di quei grandi pensatori e ‘scrutatori’ del “diritto nell’esistenza”, penetrava acutamente un’unica realtà: la ‘normatività’ implicita nell’azione umana, costretta ad esplicitarsi e oggettivarsi proprio mediante l’esperienza del diritto e ad un tempo l’individualizzarsi delle relazioni intersoggettive nell’emergere della consapevolezza, storica e esistentiva, del valore ideale di quell’esperienza.File | Dimensione | Formato | |
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