Il saggio analizza e descrive la nazionalizzazione e la diffusione dell'identificazione nazionale in Istria tra Ottocento e Novecento, interrogandosi sul problema della lingua e sul ruolo degli stati in un'area multietnica come quella istriana. Gli ultimi decenni dell’Ottocento rivestono un ruolo cruciale in questo percorso, con la crescita di un nuovo ceto medio “colto” sloveno e croato in grado di entrare nella contrattazione per il potere locale tra le nazionalità. La politicizzazione e la standardizzazione della lingua portano ad un irrigidimento dei confini tra le comunità. In questo quadro, D'Alessio articola la riflessione sul rapporto tra città al di là dello schema binario e un po’ statico “contadino-slavo italiano-cittadino”: il conflitto tra gruppi linguistici si verifica anche nelle città quando inizia l’identificazione nazionale slovena e croata del nuovo ceto medio urbano, soprattutto quando la sua ascesa sociale non comporta più necessariamente l’italianizzazione. E’ un processo bruscamente interrotto al momento dell’annessione all’Italia quando immediatamente si avvia, da parte del Regno e senza bisogno di aspettare il fascismo, una politica di “centralismo mononazionale” che sposta forzatamente il nucleo dell’identità slovena e croata nuovamente nelle campagne.
Dall’Impero d’Austria al Regno d’Italia. Lingua, stato e nazionalizzazione in Istria / D'Alessio, Giovanni. - STAMPA. - (2008), pp. 31-71.
Dall’Impero d’Austria al Regno d’Italia. Lingua, stato e nazionalizzazione in Istria.
D'ALESSIO, GIOVANNI
2008
Abstract
Il saggio analizza e descrive la nazionalizzazione e la diffusione dell'identificazione nazionale in Istria tra Ottocento e Novecento, interrogandosi sul problema della lingua e sul ruolo degli stati in un'area multietnica come quella istriana. Gli ultimi decenni dell’Ottocento rivestono un ruolo cruciale in questo percorso, con la crescita di un nuovo ceto medio “colto” sloveno e croato in grado di entrare nella contrattazione per il potere locale tra le nazionalità. La politicizzazione e la standardizzazione della lingua portano ad un irrigidimento dei confini tra le comunità. In questo quadro, D'Alessio articola la riflessione sul rapporto tra città al di là dello schema binario e un po’ statico “contadino-slavo italiano-cittadino”: il conflitto tra gruppi linguistici si verifica anche nelle città quando inizia l’identificazione nazionale slovena e croata del nuovo ceto medio urbano, soprattutto quando la sua ascesa sociale non comporta più necessariamente l’italianizzazione. E’ un processo bruscamente interrotto al momento dell’annessione all’Italia quando immediatamente si avvia, da parte del Regno e senza bisogno di aspettare il fascismo, una politica di “centralismo mononazionale” che sposta forzatamente il nucleo dell’identità slovena e croata nuovamente nelle campagne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.