La ricerca si pone come suoi obiettivi la caratterizzazione dei meccanismi alla base della disfunzione piastrinica osservabili nel cane in corso di Leishmaniosi, Ehrlichiosi e di infezione mista. Lo studio permetterà, attraverso l'iniziale valutazione della funzione aggregante nei confronti di comuni agonisti dell'aggregazione (ADP e collageno) e di quella di adesione a proteine della matrice extracellulare (fibrinogeno, fibronectina, laminina, ecc), di ottenere informazioni circa le capacità reattive di queste cellule. Ciò, inoltre, potrà essere messo in correlazione con i dati ottenuti dall'altra unità di ricerca: dal profilo emocromocitometrico, in particolare con il numero ed il volume piastrinico medio (MPW), ma anche con parametri dell'emostasi secondaria come il PT, l'APTT, ecc. Questo tipo di analisi permetterà, nella fase iniziale, di esaminare e di fare delle ipotesi sui possibili meccanismi correlati ad una piastrinopatia ed eventualmente ad un alterazione delle componenti recettoriali deputate alla risposta da parte di agonisti. In un secondo momento si procederà ad un analisi più complessa in modo da caratterizzare aspetti più specifici della funzione piastrinica. L'analisi dei processi di adesione delle piastrine dei soggetti infetti a proteine della matrice extracellulare (fibrinogeno, collageno, ecc.) permetterà anche di evidenziare un possibile coinvolgimento di specifici recettori coinvolti in tale meccanismo.

METODOLOGIE INNOVATIVE PER LO STUDIO DELLA DISFUNZIONE PIASTRINICA IN CORSO DI LEISHMANIOSI, EHRLICHIOSI E DI INFEZIONE MISTA NEL CANE / Pelagalli, Alessandra. - (2006).

METODOLOGIE INNOVATIVE PER LO STUDIO DELLA DISFUNZIONE PIASTRINICA IN CORSO DI LEISHMANIOSI, EHRLICHIOSI E DI INFEZIONE MISTA NEL CANE

PELAGALLI, ALESSANDRA
2006

Abstract

La ricerca si pone come suoi obiettivi la caratterizzazione dei meccanismi alla base della disfunzione piastrinica osservabili nel cane in corso di Leishmaniosi, Ehrlichiosi e di infezione mista. Lo studio permetterà, attraverso l'iniziale valutazione della funzione aggregante nei confronti di comuni agonisti dell'aggregazione (ADP e collageno) e di quella di adesione a proteine della matrice extracellulare (fibrinogeno, fibronectina, laminina, ecc), di ottenere informazioni circa le capacità reattive di queste cellule. Ciò, inoltre, potrà essere messo in correlazione con i dati ottenuti dall'altra unità di ricerca: dal profilo emocromocitometrico, in particolare con il numero ed il volume piastrinico medio (MPW), ma anche con parametri dell'emostasi secondaria come il PT, l'APTT, ecc. Questo tipo di analisi permetterà, nella fase iniziale, di esaminare e di fare delle ipotesi sui possibili meccanismi correlati ad una piastrinopatia ed eventualmente ad un alterazione delle componenti recettoriali deputate alla risposta da parte di agonisti. In un secondo momento si procederà ad un analisi più complessa in modo da caratterizzare aspetti più specifici della funzione piastrinica. L'analisi dei processi di adesione delle piastrine dei soggetti infetti a proteine della matrice extracellulare (fibrinogeno, collageno, ecc.) permetterà anche di evidenziare un possibile coinvolgimento di specifici recettori coinvolti in tale meccanismo.
2006
METODOLOGIE INNOVATIVE PER LO STUDIO DELLA DISFUNZIONE PIASTRINICA IN CORSO DI LEISHMANIOSI, EHRLICHIOSI E DI INFEZIONE MISTA NEL CANE / Pelagalli, Alessandra. - (2006).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/342441
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