In questo lavoro, si è cercato di ripercorrere la trama interna della biografia di Rahel Varnhagen scritta da Hannah Arendt, a partire dal tema della scrittura della vita come luogo di costituzione della soggettività. A un primo livello di lettura, è stata ricostruita la vita concreta delle due donne attraverso il significato esistenziale e politico dell’appartenenza ebraica che, priva di connotazioni ideologiche, è stata il “dato di fatto” che ha investito il destino di Rahel Varnhagen, quello di Hannah Arendt e anche la composizione stessa del libro (interrotto nel 1933, poi ripreso nel 1938, poi interrotto nuovamente e infine pubblicato nel 1958, quando Arendt si era ormai rifugiata negli Stati Uniti). Si è quindi cercato di riprendere l’esperienza intellettuale di Arendt messa in gioco nella scrittura della biografia, ripresa che si è concentrata sul rapporto di prossimità o “amicizia” tra Hannah Arendt e Rahel Varnhagen, che - a sua volta - ha dato luogo a una descrizione “fenomenologica” dei sentimenti, lontana da una scrittura autoreferenziale e oggettivante e aperta invece a un’idea di narrazione in cui il soggetto non è mai solo con se stesso. Infine, si è inteso dare al libro una contestualizzazione teorico-critica, che tenesse conto delle tematiche maggiormente evidenti nei precedenti capitoli, in particolar modo l’importanza della biografia nella pratica di scrittura delle donne e il rapporto tra destino personale e storia collettiva che, quando rimane irrisolto, come nel caso di Rahel Varnhagen, diventa un elemento di sofferenza esistenziale. Il fatto che Rahel Varnhagen abbia cercato disperatamente di liberarsi dalle sue origini ebraiche, non trova in Arendt una forma di condanna, ma anzi si risolve in un tentativo di riscatto di un destino incompiuto. Con il gesto di riscrittura della sua vita, Hannah Arendt restituisce a Rahel Varnhagen il senso di un’esistenza altrimenti schiacciata dal peso di una storia ingiusta.

Filosofia e scrittura della vita: la biografia di Rahel Levin Varnhagen scritta da Hannah Arendt / Marino, Simonetta. - (2006).

Filosofia e scrittura della vita: la biografia di Rahel Levin Varnhagen scritta da Hannah Arendt

MARINO, SIMONETTA
2006

Abstract

In questo lavoro, si è cercato di ripercorrere la trama interna della biografia di Rahel Varnhagen scritta da Hannah Arendt, a partire dal tema della scrittura della vita come luogo di costituzione della soggettività. A un primo livello di lettura, è stata ricostruita la vita concreta delle due donne attraverso il significato esistenziale e politico dell’appartenenza ebraica che, priva di connotazioni ideologiche, è stata il “dato di fatto” che ha investito il destino di Rahel Varnhagen, quello di Hannah Arendt e anche la composizione stessa del libro (interrotto nel 1933, poi ripreso nel 1938, poi interrotto nuovamente e infine pubblicato nel 1958, quando Arendt si era ormai rifugiata negli Stati Uniti). Si è quindi cercato di riprendere l’esperienza intellettuale di Arendt messa in gioco nella scrittura della biografia, ripresa che si è concentrata sul rapporto di prossimità o “amicizia” tra Hannah Arendt e Rahel Varnhagen, che - a sua volta - ha dato luogo a una descrizione “fenomenologica” dei sentimenti, lontana da una scrittura autoreferenziale e oggettivante e aperta invece a un’idea di narrazione in cui il soggetto non è mai solo con se stesso. Infine, si è inteso dare al libro una contestualizzazione teorico-critica, che tenesse conto delle tematiche maggiormente evidenti nei precedenti capitoli, in particolar modo l’importanza della biografia nella pratica di scrittura delle donne e il rapporto tra destino personale e storia collettiva che, quando rimane irrisolto, come nel caso di Rahel Varnhagen, diventa un elemento di sofferenza esistenziale. Il fatto che Rahel Varnhagen abbia cercato disperatamente di liberarsi dalle sue origini ebraiche, non trova in Arendt una forma di condanna, ma anzi si risolve in un tentativo di riscatto di un destino incompiuto. Con il gesto di riscrittura della sua vita, Hannah Arendt restituisce a Rahel Varnhagen il senso di un’esistenza altrimenti schiacciata dal peso di una storia ingiusta.
2006
Filosofia e scrittura della vita: la biografia di Rahel Levin Varnhagen scritta da Hannah Arendt / Marino, Simonetta. - (2006).
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