Analisi e proposte per una metodologia di realizzazione di banche dati sulla durabilità dei prodotti da costruzione

Il lavoro di ricerca muove dal riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dai requisiti di durabilità negli orizzonti operativi del controllo della qualità edilizia. La ricerca della qualità tecnologica nella progettazione dei sistemi edilizi implica non solo la corretta impostazione del rapporto tra risposte prestazionali ed esigenze d’utenza, ma anche la possibilità di un controllo-previsione del rispetto di tale condizione nel corso dell’intero ciclo di vita degli edifici. L’individuazione dello stato dell’arte sui metodi di valutazione della durabilità, attraverso la definizione della vita utile di servizio delle unità tecnologiche, ha consentito di mettere in luce difficoltà e limiti operativi che rendono attualmente ardua la descrizione della dinamica della caduta delle prestazioni così come espressamente richiesta tra gli elaborati del progetto esecutivo. All’interno dei processi di innovazione in atto ed in relazione alle diverse configurazioni specifiche che i sistemi tecnologici esprimono nella singolarità delle realizzazioni, le diverse possibili soluzioni a dette difficoltà dovranno certamente caratterizzarsi per flessibilità, capacità di integrazione di informazioni di natura disomogenea ed aggiornabilità al tempo reale. Rispetto a questo quadro problematico, la tesi di dottorato ha individuato un’originale strategia di risoluzione proponendo la matrice delle durabilità potenziali come un percorso possibile nell’elaborazione di strumenti di supporto per le valutazioni di durabilità in edilizia. Infatti la matrice viene generata attraverso un processo istruttorio di orientamento e selezione di dati ed informazioni provenienti dalle prassi di certificazione di prodotto e di attività manutentive, facilmente gestibili in prospettiva attraverso banche dati disponibili in rete, mettendo in sinergia esiti sperimentali in vitro ed in vivo.