La ricerca in atto si propone di valutare gli stili di personalità dei soggetti con Disturbo dell'Identità di Genere attraverso l'utilizzo della SWAP-200. Questa metodologia nasce con l'obiettivo di integrare diversi livelli di analisi, quello clinico, quello diagnostico e quello psicometrico e di fornire un assessment di personalità che superi lo iato esistente tra formulazione del caso clinico e diagnosi vera e propria. Viene attualmente impiegata per la valutazione della possibile presenza di disturbi della personalità e, quindi, non è uno strumento solitamente utilizzato nell'ambito del percorso diagnostico per le persone con DIG.Ciononostante consente una diagnosi funzionale, ovvero permette di guardare alla persona nella sua globalità essendo basato sulla valutazione delle aree cognitive, emotive e comportamentali portando in evidenza sia le dimensioni patologiche che quelle sane e funzionali della personalità, ragion per cui si è ipotizzato di applicarla anche alla realtà del Disturbo dell'Identità di Genere.
L'assessment di personalità in soggetti con Disturbo dell'Identità di Genere con la Swap-200. Uno studio sugli stili di personalità dei pazienti D.I.G / DELLI VENERI, Alessandra. - (2007). (Intervento presentato al convegno I transessualismi. Narrazioni a più voci tenutosi a Istituto Italiano degli Studi Filosofici “Palazzo Serra di Cassano” nel 19 ottobre 2007).
L'assessment di personalità in soggetti con Disturbo dell'Identità di Genere con la Swap-200. Uno studio sugli stili di personalità dei pazienti D.I.G.
DELLI VENERI, ALESSANDRA
2007
Abstract
La ricerca in atto si propone di valutare gli stili di personalità dei soggetti con Disturbo dell'Identità di Genere attraverso l'utilizzo della SWAP-200. Questa metodologia nasce con l'obiettivo di integrare diversi livelli di analisi, quello clinico, quello diagnostico e quello psicometrico e di fornire un assessment di personalità che superi lo iato esistente tra formulazione del caso clinico e diagnosi vera e propria. Viene attualmente impiegata per la valutazione della possibile presenza di disturbi della personalità e, quindi, non è uno strumento solitamente utilizzato nell'ambito del percorso diagnostico per le persone con DIG.Ciononostante consente una diagnosi funzionale, ovvero permette di guardare alla persona nella sua globalità essendo basato sulla valutazione delle aree cognitive, emotive e comportamentali portando in evidenza sia le dimensioni patologiche che quelle sane e funzionali della personalità, ragion per cui si è ipotizzato di applicarla anche alla realtà del Disturbo dell'Identità di Genere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
