A partire dalle più recenti riflessioni maturate nell'ambito delle neuroscienze, il volume propone una lettura del percorso formativo in termini di processo costruttivo, implicito ed intersoggettivo. Tali dimensioni sembrano offrire notevoli suggestioni alla riconsiderazione dell'educazione, sostenendo l'apertura del discorso bio-pedagogico nei confronti di una interpretazione dei processi formativi in chiave storica e culturale oltre che biologica. Sono le "costanti biologiche", sottese ai processi intenzionali e radicate nell'organismo umano, a dar vita ad una lettura del processo formativo in termini di processo esperienziale spazialmente e temporalmente definito. I contributi introduttivi hanno la funzione di delineare la cornice teorica entro la quale collocare i saggi successivi maggiormente orientati sul versante dei contesti e delle pratiche educative e didattiche. Nella seconda e nella terza parte, il volume si sviluppa su due binari diversi ed interrelati, connessi al ruolo delle emozioni nei processi di apprendimento a scuola, il primo, ed all'uso delle nuove tecnologie nella scuola, il secondo. Nel volume le tematiche relative al rapporto emozione/cognizione ed ai loro correlati neurali sono affrontate nel contributo Intenzione e azione nella progettualità formativa del soggetto postmoderno. La proposta metodologica de “Il film delle emozioni” di Raffaele Calabretta, che rivisita l’intervento di Raffaele Calabretta collocandolo nel più ampio dibattito relativo alle dinamiche sottese ai processi emotivi attraverso una rilettura di Damasio.
Intenzione e azione nella progettualità formativa del soggetto postmoderno. La proposta metodologica de “Il film delle emozioni” di Raffaele Calabretta / Palumbo, Santa. - STAMPA. - (2007), pp. 91-105.
Intenzione e azione nella progettualità formativa del soggetto postmoderno. La proposta metodologica de “Il film delle emozioni” di Raffaele Calabretta
PALUMBO, Santa
2007
Abstract
A partire dalle più recenti riflessioni maturate nell'ambito delle neuroscienze, il volume propone una lettura del percorso formativo in termini di processo costruttivo, implicito ed intersoggettivo. Tali dimensioni sembrano offrire notevoli suggestioni alla riconsiderazione dell'educazione, sostenendo l'apertura del discorso bio-pedagogico nei confronti di una interpretazione dei processi formativi in chiave storica e culturale oltre che biologica. Sono le "costanti biologiche", sottese ai processi intenzionali e radicate nell'organismo umano, a dar vita ad una lettura del processo formativo in termini di processo esperienziale spazialmente e temporalmente definito. I contributi introduttivi hanno la funzione di delineare la cornice teorica entro la quale collocare i saggi successivi maggiormente orientati sul versante dei contesti e delle pratiche educative e didattiche. Nella seconda e nella terza parte, il volume si sviluppa su due binari diversi ed interrelati, connessi al ruolo delle emozioni nei processi di apprendimento a scuola, il primo, ed all'uso delle nuove tecnologie nella scuola, il secondo. Nel volume le tematiche relative al rapporto emozione/cognizione ed ai loro correlati neurali sono affrontate nel contributo Intenzione e azione nella progettualità formativa del soggetto postmoderno. La proposta metodologica de “Il film delle emozioni” di Raffaele Calabretta, che rivisita l’intervento di Raffaele Calabretta collocandolo nel più ampio dibattito relativo alle dinamiche sottese ai processi emotivi attraverso una rilettura di Damasio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.