Il lavoro traccia un quadro sistematico delle diverse ed articolate fonti comunitarie in materia fiscale. Si analizzano le diverse tipologie di fonti e le loro connotazioni, per quanto riguarda la precipua evoluzione istituzionale e giurisprudenziale, accogliendo anche sollecitazioni non squisitamente giuridiche. Accanto alle fonti tradizionali di primo e secondo livello ed accanto al ruolo proprio dell’integrazione negativa posta in essere dalla Corte di Giustizia si concentra l’attenzione sulle fonti atipiche - la cd. soft law - che hanno assunto, in campo fiscale, un ruolo del tutto peculiare, pur essendo state, recentemente, oggetto di accese critiche; in particolare il Parlamento europeo rivendica il proprio ruolo legislativo e paventa il rischio di un abuso di potere sia rispetto al controllo che deve istituzionalmente spettare al Parlamento stesso, sia nei confronti dei cittadini. La soft law è potenzialmente in grado di creare erronee attese nei cittadini e di privarli di eventuali mezzi per poter ricorrere in difesa dei propri interessi; tuttavia ha all’attualità assunto un ruolo preminente ai fini della complessa integrazione fiscale positiva, vincolata dalla regola europea dell’unanimità in campo fiscale.
Le fonti comunitarie del diritto fiscale / Alfano, ROBERTA ANTONIETTA G. - STAMPA. - (2008), pp. 1-57.
Le fonti comunitarie del diritto fiscale
ALFANO, ROBERTA ANTONIETTA G
2008
Abstract
Il lavoro traccia un quadro sistematico delle diverse ed articolate fonti comunitarie in materia fiscale. Si analizzano le diverse tipologie di fonti e le loro connotazioni, per quanto riguarda la precipua evoluzione istituzionale e giurisprudenziale, accogliendo anche sollecitazioni non squisitamente giuridiche. Accanto alle fonti tradizionali di primo e secondo livello ed accanto al ruolo proprio dell’integrazione negativa posta in essere dalla Corte di Giustizia si concentra l’attenzione sulle fonti atipiche - la cd. soft law - che hanno assunto, in campo fiscale, un ruolo del tutto peculiare, pur essendo state, recentemente, oggetto di accese critiche; in particolare il Parlamento europeo rivendica il proprio ruolo legislativo e paventa il rischio di un abuso di potere sia rispetto al controllo che deve istituzionalmente spettare al Parlamento stesso, sia nei confronti dei cittadini. La soft law è potenzialmente in grado di creare erronee attese nei cittadini e di privarli di eventuali mezzi per poter ricorrere in difesa dei propri interessi; tuttavia ha all’attualità assunto un ruolo preminente ai fini della complessa integrazione fiscale positiva, vincolata dalla regola europea dell’unanimità in campo fiscale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.