Allievo prediletto di A. Genovesi, Francesco Longano tradusse nel 1778 l'Essai politique sur le commerce di J. F. Melon. La nuova edizione, ampiamente commentata, mirava a denunciare l’utilizzo dell’Essai in ambito napoletano per favorire l’affermazione di una moderna logica mercantile che, invece, Longano indicava come responsabile dell’aggravamento della già «deplorabile miseria» in cui versava il Regno borbonico. Distaccandosi da quanti avevano entusiasticamente accolto il nesso proclamato da Melon tra civiltà e mercato, tra ricchezza e progresso, tra interesse individuale e pubblico bene, l’esponente della scuola genovesiana sottolineava i gravosi costi dello sviluppo del commercio mondiale e prendeva posizione sulla grande questione del lusso. Pur schierandosi decisamente in favore delle critiche espresse da Broggia, Doria, Rousseau, egli riusciva a coniugare in maniera originale le sue osservazioni politiche ed economiche con le esigenze della società meridionale del tempo, con la difesa vigorosa delle comunità rurali e della trama organica del corpo sociale.
«Senza ineguaglianza e senza lusso». Mercato e virtù nella scuola genovesiana: il caso Longano / Matarazzo, Pasquale. - STAMPA. - (2009), pp. 147-161.
«Senza ineguaglianza e senza lusso». Mercato e virtù nella scuola genovesiana: il caso Longano
MATARAZZO, PASQUALE
2009
Abstract
Allievo prediletto di A. Genovesi, Francesco Longano tradusse nel 1778 l'Essai politique sur le commerce di J. F. Melon. La nuova edizione, ampiamente commentata, mirava a denunciare l’utilizzo dell’Essai in ambito napoletano per favorire l’affermazione di una moderna logica mercantile che, invece, Longano indicava come responsabile dell’aggravamento della già «deplorabile miseria» in cui versava il Regno borbonico. Distaccandosi da quanti avevano entusiasticamente accolto il nesso proclamato da Melon tra civiltà e mercato, tra ricchezza e progresso, tra interesse individuale e pubblico bene, l’esponente della scuola genovesiana sottolineava i gravosi costi dello sviluppo del commercio mondiale e prendeva posizione sulla grande questione del lusso. Pur schierandosi decisamente in favore delle critiche espresse da Broggia, Doria, Rousseau, egli riusciva a coniugare in maniera originale le sue osservazioni politiche ed economiche con le esigenze della società meridionale del tempo, con la difesa vigorosa delle comunità rurali e della trama organica del corpo sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.