I comportamenti restituiti nel tempo dal patrimonio costruito sono funzione, al contempo, delle soluzioni progettuali e costruttive perseguite all’atto della realizzazione del manufatto e della cura assicurata alla fabbrica nel corso del ciclo di vita. L’insorgere di fenomeni di degrado in corrispondenza dei singoli elementi tecnici che compongono il sistema edilizio, è una delle cause primarie della progressiva modificazione dei comportamenti restituiti in esercizio dal complesso delle unità tecnologiche e ambientali, con il conseguente discostamento, dei livelli prestazionali, rispetto alle “soglie” inizialmente prefigurate. Questo assunto, valido per ogni edificio, assume connotati specifici nel caso del Real Albergo dei Poveri, in virtù, da un lato, della complessità morfologica, distributiva e dimensionale della fabbrica, dall’altro, dei modi e dei tempi secondo cui si è intervenuti per l’accrescimento, il miglioramento, e la manutenzione del complesso edificato. Il protrarsi delle opere di edificazione nel corso di un secolo, incide negativamente rispetto alla gestione delle parti via via completate: gli eccessivi oneri della costruzione, inducono i responsabili della fabbrica, sin dagli anni in cui Fuga è direttore di cantiere, ad intervenire per il suo ampliamento e completamento, piuttosto che verificare l’esistenza di condizioni di alterazione o degrado. Il succedersi, nel corso dell’800 e del ‘900, di diversi enti proprietari dell’immobile e la ripartizione di aree dell’edificio tra istituzioni differenti, determinano all’interno del ciclo di vita del manufatto, un’accelerazione nelle dinamiche di modificazione dei livelli prestazionali garantiti da elementi spaziali e da dispositivi e sub-dispositivi tecnici. L’interazione e la sovrapposizione tra competenze degli organismi preposti alla gestione di singole parti del manufatto, costituisce un ulteriore motivo di trasformazione del quadro prestazionale. In assenza di una politica di gestione appropriata rispetto all’estensione e alla complessità dell’edificio, l’insorgere dei singoli processi di degrado ha inciso, significativamente, sull’assetto della fabbrica, dando luogo, nell’immaginario collettivo, ad uno stereotipo radicalmente diverso da quello presente nelle prime idee di progetto, e allo stravolgimento delle originarie condizioni di efficienza ed affidabilità complessive.

IL GOVERNO DEI PROCESSI DI MODIFICAZIONE PRESTAZIONALE / Viola, Serena. - STAMPA. - (2007), pp. 266-278.

IL GOVERNO DEI PROCESSI DI MODIFICAZIONE PRESTAZIONALE

VIOLA, SERENA
2007

Abstract

I comportamenti restituiti nel tempo dal patrimonio costruito sono funzione, al contempo, delle soluzioni progettuali e costruttive perseguite all’atto della realizzazione del manufatto e della cura assicurata alla fabbrica nel corso del ciclo di vita. L’insorgere di fenomeni di degrado in corrispondenza dei singoli elementi tecnici che compongono il sistema edilizio, è una delle cause primarie della progressiva modificazione dei comportamenti restituiti in esercizio dal complesso delle unità tecnologiche e ambientali, con il conseguente discostamento, dei livelli prestazionali, rispetto alle “soglie” inizialmente prefigurate. Questo assunto, valido per ogni edificio, assume connotati specifici nel caso del Real Albergo dei Poveri, in virtù, da un lato, della complessità morfologica, distributiva e dimensionale della fabbrica, dall’altro, dei modi e dei tempi secondo cui si è intervenuti per l’accrescimento, il miglioramento, e la manutenzione del complesso edificato. Il protrarsi delle opere di edificazione nel corso di un secolo, incide negativamente rispetto alla gestione delle parti via via completate: gli eccessivi oneri della costruzione, inducono i responsabili della fabbrica, sin dagli anni in cui Fuga è direttore di cantiere, ad intervenire per il suo ampliamento e completamento, piuttosto che verificare l’esistenza di condizioni di alterazione o degrado. Il succedersi, nel corso dell’800 e del ‘900, di diversi enti proprietari dell’immobile e la ripartizione di aree dell’edificio tra istituzioni differenti, determinano all’interno del ciclo di vita del manufatto, un’accelerazione nelle dinamiche di modificazione dei livelli prestazionali garantiti da elementi spaziali e da dispositivi e sub-dispositivi tecnici. L’interazione e la sovrapposizione tra competenze degli organismi preposti alla gestione di singole parti del manufatto, costituisce un ulteriore motivo di trasformazione del quadro prestazionale. In assenza di una politica di gestione appropriata rispetto all’estensione e alla complessità dell’edificio, l’insorgere dei singoli processi di degrado ha inciso, significativamente, sull’assetto della fabbrica, dando luogo, nell’immaginario collettivo, ad uno stereotipo radicalmente diverso da quello presente nelle prime idee di progetto, e allo stravolgimento delle originarie condizioni di efficienza ed affidabilità complessive.
2007
9788820734961
IL GOVERNO DEI PROCESSI DI MODIFICAZIONE PRESTAZIONALE / Viola, Serena. - STAMPA. - (2007), pp. 266-278.
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