La ricerca dedicata al tema “Architettura bioecologica. Ricerca tecnologica e cultura dell’abitare nelle esperienze del Nord-Europa”, nel far riferimento agli ambiti disciplinari della Cultura tecnologica della progettazione e della Progettazione Ambientale, tende a collocarsi all’interno dei percorsi compiuti dalla disciplina verso una nuova consapevolezza dell’ambiente. I termini “ricerca tecnologica” e “cultura dell’abitare” suggeriscono una scelta di metodo di lettura, dove il termine ricerca tecnologica include non solo il riferimento alle tecniche e alle soluzioni costruttive praticate nel Nord-Europa, ma anche il riferimento al processo di gestione delle risorse impiegate per la configurazione del sistema abitativo. Il termine cultura dell’abitare consente di cogliere quell’insieme di atteggiamenti e comportamenti degli abitanti, che si coniugano con le forme tradizionali di insediamento abitativo, e che garantiscono e sostengono nella partecipazione la pratica del corretto e appropriato uso delle risorse naturali e artificiali da parte della comunità. Fra il porsi della questione ambiente, in termini di conflitto drammatico fra modello di sviluppo industriale e limiti delle risorse, alla consapevolezza, per lo meno teorica, della praticabilità di un’ipotesi di sviluppo sostenibile, passano più di trent’anni. Attenta interprete dei segnali del mutamento in atto, la riflessione sulla tecnologia introduce i temi della convergenza dei saperi e degli apporti della nuova scienza come fondativi della cultura del progetto. L’attenzione portata alle sperimentazioni oggi in atto nei paesi del Nord-Europa, in particolar modo Svezia e Danimarca, è motivata dai caratteri peculiari di un’area geografica che per tradizione culturale, e per scelte di politiche per l’ambiente condivise dalle comunità nazionali, mette in cantiere una serie di progetti di ispirazione bioecologica che offrono un utile materiale di studio e verifica delle nuove modalità del progetto. La ricerca è stata articolata in tre capitoli: il primo dedicato al dibattito sull’ambiente e al ruolo dei contributi delle scienze nel rinnovamento della consapevolezza ambientale; il secondo capitolo propone una griglia di lettura del rapporto architettura-natura, attraverso cui è possibile ricostruire, nelle architetture del moderno, un percorso che conduce alle esperienze più recenti dell’architettura ecologica contemporanea; il terzo capitolo è dedicato all’analisi di alcuni episodi della recente sperimentazione scandinava. La rilettura del dibattito sull’ambiente, dai primi anni ‘70 ad oggi, attraverso le posizioni di punta di volta in volta assunte dai teorici, e recepite dai movimenti di opinione, risponde a un’esigenza di periodizzazione che può consentire di ricostruire la formazione dei concetti che presiedono alla nozione di architettura bioecologica, e alla sua ‘fortuna’, come possibile ai processi di degrado dell’ambiente. L’assunzione di alcuni dei nodi teorici (artificiale/naturale; locale/globale) che attraversano una definizione dell’architettura bioecologica (non riduttiva ma comprensiva dei diversi termini di bioclimatica, solare, ecosistemica, sostenibile) consente di proiettarsi verso un nuovo orizzonte pluridisciplinare, fondamento dell’integrazione della cultura del progetto con la ricerca scientifica e teoretica. Il terzo capitolo è dedicato alla lettura di alcune esperienze realizzate in area scandinava, scelte tra le più significative. Gli interventi, dalla progettazione ex novo, dalla dimensione della casa isolata all’aggregazione dell’ecovillaggio e al progetto di rinnovo urbano, consentono di mettere a fuoco una serie di indicazioni progettuali sui sistemi costruttivi, sui materiali e sugli impianti prefigurando un corpus organico di conoscenze.

Architettura bioecologica. Ricerca tecnologica e cultura dell'abitare nelle esperienze del Nord-Europa / Gangemi, Virginia. - (2000).

Architettura bioecologica. Ricerca tecnologica e cultura dell'abitare nelle esperienze del Nord-Europa.

GANGEMI, VIRGINIA
2000

Abstract

La ricerca dedicata al tema “Architettura bioecologica. Ricerca tecnologica e cultura dell’abitare nelle esperienze del Nord-Europa”, nel far riferimento agli ambiti disciplinari della Cultura tecnologica della progettazione e della Progettazione Ambientale, tende a collocarsi all’interno dei percorsi compiuti dalla disciplina verso una nuova consapevolezza dell’ambiente. I termini “ricerca tecnologica” e “cultura dell’abitare” suggeriscono una scelta di metodo di lettura, dove il termine ricerca tecnologica include non solo il riferimento alle tecniche e alle soluzioni costruttive praticate nel Nord-Europa, ma anche il riferimento al processo di gestione delle risorse impiegate per la configurazione del sistema abitativo. Il termine cultura dell’abitare consente di cogliere quell’insieme di atteggiamenti e comportamenti degli abitanti, che si coniugano con le forme tradizionali di insediamento abitativo, e che garantiscono e sostengono nella partecipazione la pratica del corretto e appropriato uso delle risorse naturali e artificiali da parte della comunità. Fra il porsi della questione ambiente, in termini di conflitto drammatico fra modello di sviluppo industriale e limiti delle risorse, alla consapevolezza, per lo meno teorica, della praticabilità di un’ipotesi di sviluppo sostenibile, passano più di trent’anni. Attenta interprete dei segnali del mutamento in atto, la riflessione sulla tecnologia introduce i temi della convergenza dei saperi e degli apporti della nuova scienza come fondativi della cultura del progetto. L’attenzione portata alle sperimentazioni oggi in atto nei paesi del Nord-Europa, in particolar modo Svezia e Danimarca, è motivata dai caratteri peculiari di un’area geografica che per tradizione culturale, e per scelte di politiche per l’ambiente condivise dalle comunità nazionali, mette in cantiere una serie di progetti di ispirazione bioecologica che offrono un utile materiale di studio e verifica delle nuove modalità del progetto. La ricerca è stata articolata in tre capitoli: il primo dedicato al dibattito sull’ambiente e al ruolo dei contributi delle scienze nel rinnovamento della consapevolezza ambientale; il secondo capitolo propone una griglia di lettura del rapporto architettura-natura, attraverso cui è possibile ricostruire, nelle architetture del moderno, un percorso che conduce alle esperienze più recenti dell’architettura ecologica contemporanea; il terzo capitolo è dedicato all’analisi di alcuni episodi della recente sperimentazione scandinava. La rilettura del dibattito sull’ambiente, dai primi anni ‘70 ad oggi, attraverso le posizioni di punta di volta in volta assunte dai teorici, e recepite dai movimenti di opinione, risponde a un’esigenza di periodizzazione che può consentire di ricostruire la formazione dei concetti che presiedono alla nozione di architettura bioecologica, e alla sua ‘fortuna’, come possibile ai processi di degrado dell’ambiente. L’assunzione di alcuni dei nodi teorici (artificiale/naturale; locale/globale) che attraversano una definizione dell’architettura bioecologica (non riduttiva ma comprensiva dei diversi termini di bioclimatica, solare, ecosistemica, sostenibile) consente di proiettarsi verso un nuovo orizzonte pluridisciplinare, fondamento dell’integrazione della cultura del progetto con la ricerca scientifica e teoretica. Il terzo capitolo è dedicato alla lettura di alcune esperienze realizzate in area scandinava, scelte tra le più significative. Gli interventi, dalla progettazione ex novo, dalla dimensione della casa isolata all’aggregazione dell’ecovillaggio e al progetto di rinnovo urbano, consentono di mettere a fuoco una serie di indicazioni progettuali sui sistemi costruttivi, sui materiali e sugli impianti prefigurando un corpus organico di conoscenze.
2000
Architettura bioecologica. Ricerca tecnologica e cultura dell'abitare nelle esperienze del Nord-Europa / Gangemi, Virginia. - (2000).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/313184
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