Oggetto di questa tesi è stato lo studio delle aberrazioni cromosomiche indotte da particelle cariche di alta energia, specificamente protoni e ioni ferro, in linfociti umani in vitro e degli effetti citogenetici indotti da raggi X in un modello animale (R. esculenta). Lo studio delle particelle cariche di alta energia è legato alla radioprotezione nelle missioni spaziali, mentre il modello animale può essere usato come bioindicatore per studiare effetti delle radiazioni sull’ambiente. .. Il lavoro sperimentale ha richiesto l'impiego di svariate tecniche di laboratorio: dalle colture cellulari di linfociti umani e di anfibio a tecniche citogenetiche come la F.I.S.H, facendo uso si differenti tipi di sonde cromosomiche. In particolare sono state utilizzate sonde a cromosoma intero e sonde “X-Cap” che colorano selettivamente i due bracci cromosomici allo scopo di analizzare specifici tipi di aberrazioni intra-cromosomiche come le inversioni pericentriche. Con l’utilizzo di tali metodiche è stato analizzato il danno citogenetico indotto nei linfociti umani da un fascio di protoni (non schermati o schermati con differenti materiali) nonchè gli effetti tardivi nella progenie di cellule esposte a ioni ferro, confrontandoli con quelli indotti da raggi-X aventi la medesima dose. Inoltre, è stata indagato sul possibile effetto di radioprotezione offerto da diversi tipi di schermature su campioni di linfociti umani esposti a differenti ioni e dosi, e variando alcuni parametri di irraggiamento come ad esempio il rateo di dose, ossia la velocità con cui la dose viene rilasciata. In questo modo questo lavoro ha contribuito a chiarire l’efficacia dei differenti tipi di schermature utilizzate per la radioprotezione degli astronauti dai raggi cosmici. Nell’ambito di questa ricerca la dott.ssa Bertucci ha effettuato l’analisi cromosomica di linfociti estratti dal sangue periferico dell’astronauta italiano Roberto Vittori dopo la seconda delle sue missioni nello spazio sulla Stazione Spaziale Internazionale Per quanto riguarda il genoma di rana, dopo aver misurato il fondo di aberrazioni cromosomiche in animali non esposti a radiazione ionizzante, è stata determinata la frequenza delle aberrazioni in esemplari irraggiati con raggi X, che è risultata significativamente più elevata di quella dei controlli valicando l’uso degli anfibi come efficaci bioindicatori della contaminazione ambientale.

Effetti citogenetici di radiazioni di deiversa qualità in vertebrati / Putti, Rosalba; Durante, Marco. - (2008).

Effetti citogenetici di radiazioni di deiversa qualità in vertebrati.

PUTTI, ROSALBA;DURANTE, MARCO
2008

Abstract

Oggetto di questa tesi è stato lo studio delle aberrazioni cromosomiche indotte da particelle cariche di alta energia, specificamente protoni e ioni ferro, in linfociti umani in vitro e degli effetti citogenetici indotti da raggi X in un modello animale (R. esculenta). Lo studio delle particelle cariche di alta energia è legato alla radioprotezione nelle missioni spaziali, mentre il modello animale può essere usato come bioindicatore per studiare effetti delle radiazioni sull’ambiente. .. Il lavoro sperimentale ha richiesto l'impiego di svariate tecniche di laboratorio: dalle colture cellulari di linfociti umani e di anfibio a tecniche citogenetiche come la F.I.S.H, facendo uso si differenti tipi di sonde cromosomiche. In particolare sono state utilizzate sonde a cromosoma intero e sonde “X-Cap” che colorano selettivamente i due bracci cromosomici allo scopo di analizzare specifici tipi di aberrazioni intra-cromosomiche come le inversioni pericentriche. Con l’utilizzo di tali metodiche è stato analizzato il danno citogenetico indotto nei linfociti umani da un fascio di protoni (non schermati o schermati con differenti materiali) nonchè gli effetti tardivi nella progenie di cellule esposte a ioni ferro, confrontandoli con quelli indotti da raggi-X aventi la medesima dose. Inoltre, è stata indagato sul possibile effetto di radioprotezione offerto da diversi tipi di schermature su campioni di linfociti umani esposti a differenti ioni e dosi, e variando alcuni parametri di irraggiamento come ad esempio il rateo di dose, ossia la velocità con cui la dose viene rilasciata. In questo modo questo lavoro ha contribuito a chiarire l’efficacia dei differenti tipi di schermature utilizzate per la radioprotezione degli astronauti dai raggi cosmici. Nell’ambito di questa ricerca la dott.ssa Bertucci ha effettuato l’analisi cromosomica di linfociti estratti dal sangue periferico dell’astronauta italiano Roberto Vittori dopo la seconda delle sue missioni nello spazio sulla Stazione Spaziale Internazionale Per quanto riguarda il genoma di rana, dopo aver misurato il fondo di aberrazioni cromosomiche in animali non esposti a radiazione ionizzante, è stata determinata la frequenza delle aberrazioni in esemplari irraggiati con raggi X, che è risultata significativamente più elevata di quella dei controlli valicando l’uso degli anfibi come efficaci bioindicatori della contaminazione ambientale.
2008
Effetti citogenetici di radiazioni di deiversa qualità in vertebrati / Putti, Rosalba; Durante, Marco. - (2008).
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