La morfologia delle strutture di sostegno delle Gorgonaceae è correlata alla loro capacità di rispondere alle forze idrodinamiche delle correnti marine ed il loro scheletro è importante dal punto di vista ecologico in quanto contribuisce alla formazione dei sedimenti marini. Pochi sono i dati riguardanti l’endoscheletro ed il mesoscheletro delle Gorgonaceae e quasi tutti riguardano Leptogorgia virgulata. Ci è sembrato, pertanto, interessante studiare la morfologia e l’ultrastruttura di Eunicella cavolini e di Eunicella verrucosa, due Gorgonaceae del mar Mediterraneo. Ci siamo avvalsi di osservazioni al microscopio luce, ultrastrutturali, di microscopia confocale (CLSM) e della diffrazione dei raggi X. Le due specie esaminate mostrano analoghe caratteristiche morfologiche ed ultrastrutturali fatta eccezione per lo spessore del cortex e le dimensioni della medulla. In E. cavolini è evidente un cortex di spessore maggiore rispetto a E. verrucosa che presenta, invece, una medulla in proporzione più ampia. Inoltre solo nel cortex di E. cavolini abbiamo osservato strutture anulari concentriche che, forse, possono essere considerate anelli di accrescimento. Probabilmente tale struttura non è visibile in E. verrucosa a causa del sottile spessore del cortex. Dai dati ottenuti sia in microscopia ottica che elettronica possiamo ipotizzare che l’accrescimento del cortex avvenga dalla periferia verso la medulla e che comporti una graduale diminuzione del diametro della medulla stessa. Numerose vescicole di secrezione appaiono evidenti sui corticociti sia di E. cavolini che di E. verrucosa ed inoltre la microanalisi al SEM su queste vescicole mostra i picchi dello iodio; è quindi ipotizzabile che tali vescicole contengano le iodioproteine che precorrono le fibre collagene che costituiscono il cortex. Inoltre la parete corticale e la parete medullare, ninidrina e sudan black positive, probabilmente sono costituite da materiale lipoproteico: una possibile spiegazione è che funzionino come substrati idrofobici per proteggere le fibre collagene dall’acqua, impedendone la solubilizzazione. La parete corticale e quella midollare risultano fortemente calcificate. Inoltre, nello spessore del cortex è visibile una positività puntiforme alla von Kossa uniformemente distribuita e al CLSM sono presenti due proteine leganti il calcio (calbindina-D28K e calmodulina) la cui intensità di segnale presenta un andamento opposto. Questa parziale calcificazione probabilmente è responsabile dell’elevata resistenza ed accentuata flessibilità delle colonie. Il mesoscheletro appare costituito da piccole spicole calcaree, impiantate nella mesoglea che circonda l’endoscheletro. Tali spicole presentano due diverse forme ma la medesima composizione: carbonato di calcio e di magnesio, con un rapporto di 15:1 sotto forma di calcite. E’ presumibile che la calcite con tale composizione chimica definita calcite biogenica da altri autori sia una caratteristica degli organismi marini.

Osservazioni ultrastrutturali del mesoscheletro e dell’ endoscheletro di due Gorgonacee del mar Mediterraneo / C., Aurigemma; Auriemma, Finizia; Avallone, Bice; Balsamo, Giuseppe; D., Esposito; U., Fascio; Tarallo, Oreste; Marmo, Francesco. - STAMPA. - 65° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana, Taormina - Giardini Naxos (Me) 21-25 Settembre 2004. Riassunti dei contributi scientifici:(2004), pp. 161-161. (Intervento presentato al convegno 65° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana tenutosi a Taormina - Giardini Naxos (Me) nel 21-25 Settembre 2004).

Osservazioni ultrastrutturali del mesoscheletro e dell’ endoscheletro di due Gorgonacee del mar Mediterraneo.

AURIEMMA, FINIZIA;AVALLONE, BICE;BALSAMO, GIUSEPPE;TARALLO, ORESTE;MARMO, FRANCESCO
2004

Abstract

La morfologia delle strutture di sostegno delle Gorgonaceae è correlata alla loro capacità di rispondere alle forze idrodinamiche delle correnti marine ed il loro scheletro è importante dal punto di vista ecologico in quanto contribuisce alla formazione dei sedimenti marini. Pochi sono i dati riguardanti l’endoscheletro ed il mesoscheletro delle Gorgonaceae e quasi tutti riguardano Leptogorgia virgulata. Ci è sembrato, pertanto, interessante studiare la morfologia e l’ultrastruttura di Eunicella cavolini e di Eunicella verrucosa, due Gorgonaceae del mar Mediterraneo. Ci siamo avvalsi di osservazioni al microscopio luce, ultrastrutturali, di microscopia confocale (CLSM) e della diffrazione dei raggi X. Le due specie esaminate mostrano analoghe caratteristiche morfologiche ed ultrastrutturali fatta eccezione per lo spessore del cortex e le dimensioni della medulla. In E. cavolini è evidente un cortex di spessore maggiore rispetto a E. verrucosa che presenta, invece, una medulla in proporzione più ampia. Inoltre solo nel cortex di E. cavolini abbiamo osservato strutture anulari concentriche che, forse, possono essere considerate anelli di accrescimento. Probabilmente tale struttura non è visibile in E. verrucosa a causa del sottile spessore del cortex. Dai dati ottenuti sia in microscopia ottica che elettronica possiamo ipotizzare che l’accrescimento del cortex avvenga dalla periferia verso la medulla e che comporti una graduale diminuzione del diametro della medulla stessa. Numerose vescicole di secrezione appaiono evidenti sui corticociti sia di E. cavolini che di E. verrucosa ed inoltre la microanalisi al SEM su queste vescicole mostra i picchi dello iodio; è quindi ipotizzabile che tali vescicole contengano le iodioproteine che precorrono le fibre collagene che costituiscono il cortex. Inoltre la parete corticale e la parete medullare, ninidrina e sudan black positive, probabilmente sono costituite da materiale lipoproteico: una possibile spiegazione è che funzionino come substrati idrofobici per proteggere le fibre collagene dall’acqua, impedendone la solubilizzazione. La parete corticale e quella midollare risultano fortemente calcificate. Inoltre, nello spessore del cortex è visibile una positività puntiforme alla von Kossa uniformemente distribuita e al CLSM sono presenti due proteine leganti il calcio (calbindina-D28K e calmodulina) la cui intensità di segnale presenta un andamento opposto. Questa parziale calcificazione probabilmente è responsabile dell’elevata resistenza ed accentuata flessibilità delle colonie. Il mesoscheletro appare costituito da piccole spicole calcaree, impiantate nella mesoglea che circonda l’endoscheletro. Tali spicole presentano due diverse forme ma la medesima composizione: carbonato di calcio e di magnesio, con un rapporto di 15:1 sotto forma di calcite. E’ presumibile che la calcite con tale composizione chimica definita calcite biogenica da altri autori sia una caratteristica degli organismi marini.
2004
Osservazioni ultrastrutturali del mesoscheletro e dell’ endoscheletro di due Gorgonacee del mar Mediterraneo / C., Aurigemma; Auriemma, Finizia; Avallone, Bice; Balsamo, Giuseppe; D., Esposito; U., Fascio; Tarallo, Oreste; Marmo, Francesco. - STAMPA. - 65° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana, Taormina - Giardini Naxos (Me) 21-25 Settembre 2004. Riassunti dei contributi scientifici:(2004), pp. 161-161. (Intervento presentato al convegno 65° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana tenutosi a Taormina - Giardini Naxos (Me) nel 21-25 Settembre 2004).
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