Architettura sostenibile, bio-architettura, architettura ecocompatibile, ecc. sono solo parole di moda o riflettono una rinnovata sensibilità? Questa relazione conclusiva dei lavori del Congresso costituisce una riflessione su un modo dell’architettura che mette in prima linea, tra i suoi scopi, la vita degli esseri viventi e le condizioni della sua salvaguardia nel tempo, che utilizza materiali ecocompatibili dalla fase di produzione a quella di uso e di dismissione, che prevede il minimo consumo di risorse col minor impatto ambientale possibile. Ma la sostenibilità deve essere anche formale, di linguaggio, di rispetto del contesto in tutti i sensi: è questo il problema dell’inserimento di nuove architetture ‘sostenibili’ nell’ambiente esistente, soprattutto costruito e storico, un ambiente che spesso può anzi suggerire soluzioni morfologiche ben strutturate e positivamente sperimentate nel tempo (cortili, portici, logge). Infatti sostenibilità vuol dire anche saper interpretare la complessità delle relazioni esistenti tra il sistema ambiente, e quindi anche quello delle preesistenze, il progetto e la realizzazione di organismi architettonici e/o interventi urbani, per stabilire un equilibrio efficiente con una accettabile interazione tra nuovo ed ambiente non solo dal punto di vista ecologico.
Titolo: | Un passo indietro | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2006 | |
Abstract: | Architettura sostenibile, bio-architettura, architettura ecocompatibile, ecc. sono solo parole di moda o riflettono una rinnovata sensibilità? Questa relazione conclusiva dei lavori del Congresso costituisce una riflessione su un modo dell’architettura che mette in prima linea, tra i suoi scopi, la vita degli esseri viventi e le condizioni della sua salvaguardia nel tempo, che utilizza materiali ecocompatibili dalla fase di produzione a quella di uso e di dismissione, che prevede il minimo consumo di risorse col minor impatto ambientale possibile. Ma la sostenibilità deve essere anche formale, di linguaggio, di rispetto del contesto in tutti i sensi: è questo il problema dell’inserimento di nuove architetture ‘sostenibili’ nell’ambiente esistente, soprattutto costruito e storico, un ambiente che spesso può anzi suggerire soluzioni morfologiche ben strutturate e positivamente sperimentate nel tempo (cortili, portici, logge). Infatti sostenibilità vuol dire anche saper interpretare la complessità delle relazioni esistenti tra il sistema ambiente, e quindi anche quello delle preesistenze, il progetto e la realizzazione di organismi architettonici e/o interventi urbani, per stabilire un equilibrio efficiente con una accettabile interazione tra nuovo ed ambiente non solo dal punto di vista ecologico. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11588/192212 | |
ISBN: | 8860260302 | |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |