LA SUCCESSIONE GENERAZIONALE: PROBLEMI E MOMENTI DI VALUTAZIONE GENERALE

ABSTRACT Le imprese familiari sono caratterizzate della presenza di una serie continua di interscambi, di correlazioni biunivoche fra due organizzazioni, l’azienda di famiglia e la famiglia. Le interazioni fra l’impresa e la famiglia tendono a svilupparsi lungo almeno quattro canali logici. Le quattro aree “grigie” sono: la proprietà del capitale aziendale, la formazione degli organi di governo, i flussi reddituali e finanziari ed i valori culturali, etici ed economici delle due organizzazioni. L’evoluzione complessiva delle quattro aree critiche osservate può portare ad individuare tre distinte tipologie di imprese familiari, caratterizzate dalla progressiva riduzione dell’influenza dominante esercitata dai familiari e dalla affermazione di regole e di strutture sostanziali rispettose dei principi di razionalità economica. Il quadro dei rapporti fra azienda e famiglia si trova periodicamente a dover affrontare un momento critico rilevante, capace di modificare la configurazione assunta dall’impresa familiare, gli equilibri generatisi nel tempo lungo i canali interattivi descritti: la successione generazionale. La visione della transizione da una generazione all’altra come un processo che trova in eventi critici, quelli della formale successione, il suo punto di partenza ed il suo momento di arrivo, e la convinzione della necessità di garantire, ai fini del successo dell’impresa familiare, il rispetto dei principi di base dell’economia aziendale, induce a ritenere necessario una operazione di programmazione della successione. Tale operazione si fonda sulla periodica verifica del valore attendibilmente assegnabile alla struttura aziendale. Il patto di famiglia dovrebbe, quindi, prevedere, a scadenze prestabilite, l’attivazione dei processi di valutazione, da parte di un esperto o del consiglio di amministrazione.