La contrapposizione tra il principio del contraddittorio costituzionalmente garantito e le esigenze di effettività della tutela giurisdizionale, particolarmente avvertite in seno al processo esecutivo, costituiscono lo sfondo su cui si colloca la disamina di quel risalente e saldo orientamento giurisprudenziale, che impedisce al debitore esecutato di proporre opposizione agli atti esecutivi semplicemente per la circostanza di non essere stato convocato dal g.e. in una delle occasioni, nelle quali la legge prescrive l’audizione delle parti ai sensi dell’art. 485 c.p.c. L’A., pur riconoscendo in queste ipotesi una sicura nullità del susseguente provvedimento del g.e., fa tuttavia salva la conclusione della giurisprudenza, all’uopo valorizzando il ruolo dell’interesse ad agire.
NOTE PROBLEMATICHE SULLA VIOLAZIONE DELL�ART. 485 C.P.C. E SULLE SUE CONSEGUENZE / Rascio, Nicola. - STAMPA. - (2005), pp. 543-589.
NOTE PROBLEMATICHE SULLA VIOLAZIONE DELL�ART. 485 C.P.C. E SULLE SUE CONSEGUENZE
RASCIO, NICOLA
2005
Abstract
La contrapposizione tra il principio del contraddittorio costituzionalmente garantito e le esigenze di effettività della tutela giurisdizionale, particolarmente avvertite in seno al processo esecutivo, costituiscono lo sfondo su cui si colloca la disamina di quel risalente e saldo orientamento giurisprudenziale, che impedisce al debitore esecutato di proporre opposizione agli atti esecutivi semplicemente per la circostanza di non essere stato convocato dal g.e. in una delle occasioni, nelle quali la legge prescrive l’audizione delle parti ai sensi dell’art. 485 c.p.c. L’A., pur riconoscendo in queste ipotesi una sicura nullità del susseguente provvedimento del g.e., fa tuttavia salva la conclusione della giurisprudenza, all’uopo valorizzando il ruolo dell’interesse ad agire.File | Dimensione | Formato | |
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