La voce ripropone l’esplorazione delle principali problematiche legate alla generalizzazione sistematica del nuovo paradigma deontico di qualificazione negativa afferente agli atti processuali penali di rilevanza probatoria disegnato dal codice “Vassalli” a quasi venti anni dalla sua entrata in vigore, cercando di metterne in luce sia le matrici genetiche strettamente connesse al riformato impianto strutturale del rito, sia la sua perdurante rilevanza ed attualità pur nell’orizzonte della profonda trasformazione subita dall’assetto normativo vigente rispetto al modello processuale originario. L’analisi dei divieti probatori, cui il parametro di disvalore sotteso alla inutilizzabilità assicura la più intensa ed efficace protezione, permette di confermare che la trama di identità della categoria di imperfezione coincide con la trasposizione processuale della esigenza di inviolabilità dei valori primari nella ricostruzione probatoria del fatto, di guisa che la rappresentazione formale, che più adeguatamente e sinteticamente la contrassegna, è quella di giudizio di riprovazione per la illegalità costituzionale della prova.
Inutilizzabilità / Pierro, Guido. - STAMPA. - IV:(2006), pp. 3241-3260.
Inutilizzabilità
PIERRO, GUIDO
2006
Abstract
La voce ripropone l’esplorazione delle principali problematiche legate alla generalizzazione sistematica del nuovo paradigma deontico di qualificazione negativa afferente agli atti processuali penali di rilevanza probatoria disegnato dal codice “Vassalli” a quasi venti anni dalla sua entrata in vigore, cercando di metterne in luce sia le matrici genetiche strettamente connesse al riformato impianto strutturale del rito, sia la sua perdurante rilevanza ed attualità pur nell’orizzonte della profonda trasformazione subita dall’assetto normativo vigente rispetto al modello processuale originario. L’analisi dei divieti probatori, cui il parametro di disvalore sotteso alla inutilizzabilità assicura la più intensa ed efficace protezione, permette di confermare che la trama di identità della categoria di imperfezione coincide con la trasposizione processuale della esigenza di inviolabilità dei valori primari nella ricostruzione probatoria del fatto, di guisa che la rappresentazione formale, che più adeguatamente e sinteticamente la contrassegna, è quella di giudizio di riprovazione per la illegalità costituzionale della prova.File | Dimensione | Formato | |
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