I percorsi per attuare il recupero e la qualificazione sostenibile delle nostre città sono molti e vari ma un principio strategico sempre valido è quello di ragionare in termini ecosistemici, estesi dal particolare al territoriale, al globale. Una problematica comune a molte città è quella del recupero delle aree industriali dismesse, realtà periferiche, un tempo produttive, oggi ridotte ed imbarazzanti vuoti urbani segnati da una metafisica sospensione di vita. Le aree industriali dismesse, localizzate spesso tra la città consolidata e le sue più prossime periferie, costituiscono una preziosa risorsa di aree libere che, mediante opportune operazioni di disinquinamento, possono essere destinate a parchi periurbani pubblici attrezzati. Questi ultimi, messi a sistema con le aree verdi pubbliche urbane, possono ricucire i tessuti periferici frammentati, derivanti dalle incontrollate espansioni urbane di questi ultimi anni, realizzando una nuova qualità ambientale in sostituzione degli originali equiloibri ecosistemici gravemente danneggiati, se non addirittura definitivamente compromessi.
Aree industriali dismesse e parchi periurbani / Grimellini, Claudio; M., Franco. - STAMPA. - (2006), pp. 19-28.
Aree industriali dismesse e parchi periurbani
GRIMELLINI, CLAUDIO;
2006
Abstract
I percorsi per attuare il recupero e la qualificazione sostenibile delle nostre città sono molti e vari ma un principio strategico sempre valido è quello di ragionare in termini ecosistemici, estesi dal particolare al territoriale, al globale. Una problematica comune a molte città è quella del recupero delle aree industriali dismesse, realtà periferiche, un tempo produttive, oggi ridotte ed imbarazzanti vuoti urbani segnati da una metafisica sospensione di vita. Le aree industriali dismesse, localizzate spesso tra la città consolidata e le sue più prossime periferie, costituiscono una preziosa risorsa di aree libere che, mediante opportune operazioni di disinquinamento, possono essere destinate a parchi periurbani pubblici attrezzati. Questi ultimi, messi a sistema con le aree verdi pubbliche urbane, possono ricucire i tessuti periferici frammentati, derivanti dalle incontrollate espansioni urbane di questi ultimi anni, realizzando una nuova qualità ambientale in sostituzione degli originali equiloibri ecosistemici gravemente danneggiati, se non addirittura definitivamente compromessi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.