La memoria, dopo aver esaminato le vicende storiche che hanno interessato la chiesa e l’attigua Torre della murazione realizzata a Napoli durante la dominazione aragonese, analizza i caratteri architettonici del complesso religioso, il degrado ed i relativi interventi specifici di recupero e propone una interessante ipotesi di riqualificazione funzionale per ospitare una emeroteca ad indirizzo giuridico - legislativo - amministrativo. La nuova destinazione d’uso profano che, da un lato, appare certamente decorosa per le funzioni spirituali originali dell’organismo edilizio, dall’altro, appare rispettosa delle caratteristiche formali e costruttive della chiesa e delle attività degli uffici amministrativi del giudice di pace e dell’archivio storico municipale ospitate in alcuni edifici della zona. Le chiese dimesse impongono una serie di interrogativi di carattere sociale, architettonico e culturale a cui è difficile, allo stato attuale, dare una risposta globale, un’interpretazione che possa accomunare le opinioni, anche e soprattutto in virtù del fatto che la problematica inizia a rivestire un ruolo significativo, coinvolgendo ambienti culturali di diverse estrazioni. Le chiese dimesse devono essere oggetto di riuso? Quali sono gli oggetti dei piani di recupero? Quali sono le destinazioni d’uso compatibili con i piani di recupero? Il “modo” del riuso si fonda sulla conoscenza del manufatto, sulla lettura di tutte le epoche storiche che ne hanno caratterizzato e definito la conformazione architettonica, sulla conoscenza del contesto ove è inserito l’organismo edilizio.

La chiesa di Santa Maria in Vertecoeli. Storia, Architettura, Recupero / Fascia, Flavia; F., Gravina; N., Magliulo. - STAMPA. - 1:(2005), pp. 137-143.

La chiesa di Santa Maria in Vertecoeli. Storia, Architettura, Recupero

FASCIA, FLAVIA;
2005

Abstract

La memoria, dopo aver esaminato le vicende storiche che hanno interessato la chiesa e l’attigua Torre della murazione realizzata a Napoli durante la dominazione aragonese, analizza i caratteri architettonici del complesso religioso, il degrado ed i relativi interventi specifici di recupero e propone una interessante ipotesi di riqualificazione funzionale per ospitare una emeroteca ad indirizzo giuridico - legislativo - amministrativo. La nuova destinazione d’uso profano che, da un lato, appare certamente decorosa per le funzioni spirituali originali dell’organismo edilizio, dall’altro, appare rispettosa delle caratteristiche formali e costruttive della chiesa e delle attività degli uffici amministrativi del giudice di pace e dell’archivio storico municipale ospitate in alcuni edifici della zona. Le chiese dimesse impongono una serie di interrogativi di carattere sociale, architettonico e culturale a cui è difficile, allo stato attuale, dare una risposta globale, un’interpretazione che possa accomunare le opinioni, anche e soprattutto in virtù del fatto che la problematica inizia a rivestire un ruolo significativo, coinvolgendo ambienti culturali di diverse estrazioni. Le chiese dimesse devono essere oggetto di riuso? Quali sono gli oggetti dei piani di recupero? Quali sono le destinazioni d’uso compatibili con i piani di recupero? Il “modo” del riuso si fonda sulla conoscenza del manufatto, sulla lettura di tutte le epoche storiche che ne hanno caratterizzato e definito la conformazione architettonica, sulla conoscenza del contesto ove è inserito l’organismo edilizio.
2005
9788888141855
La chiesa di Santa Maria in Vertecoeli. Storia, Architettura, Recupero / Fascia, Flavia; F., Gravina; N., Magliulo. - STAMPA. - 1:(2005), pp. 137-143.
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