Le prestazioni dell’edificato costituiscono il nucleo centrale delle attenzioni delle Tecnologie del recupero edilizio (Di Battista): il luogo generatore degli approcci che ne differenziano il dominio da quello della conservazione e del restauro che guardano alle preesistenze architettoniche con attenzioni mirate “alla tutela dei valori e delle testimonianze culturali criticamente riconosciute …Ma è evidente che in tale prospettiva il riuso, da fine primario qual'è nel recupero, passerà ad essere considerato un “mezzo” fra gli altri; e l’utilizzazione “che, per le materie progettuali sia architettoniche che urbanistiche è un “dato” dovrà essere, invece, per il restauro “un risultato” (Carbonara) Analoga “incommensurabilità” viene a definirsi nei confronti dei requisiti di riferimento che non possono assumersi tal quali dagli approcci per le nuove costruzioni. Questa attenzione alle prestazioni dell’organismo edilizio esistente, non solo costituisce il criterio discriminante, nei confronti degli approcci, dalla progettazione del nuovo e del restauro-conservazione, ma stabilisce il “ponte concettuale” di collegamento con il dominio della manutenzione. Qui le prestazioni emergono nella loro centralità di manifestazione saliente della applicazione dei mezzi tecnici allo scopo dell’uso, come recita la definizione della Normativa tecnica (Uni, 10604/1996): Obiettivo della manutenzione di un immobile è quello di garantire l'utilizzo del bene, mantenendone il valore patrimoniale e le prestazioni iniziali entro limiti accettabili per tutta la vita utile e favorendone l'adeguamento tecnico e normativo alle iniziali o nuove prestazioni tecniche scelte dal gestore o richieste dalla legislazione . Una volta dislocato il rapporto tra requisiti e prestazioni nell'alveo della dimensione gestionale (Molinari) i punti fermi del contributo delle tecnologie del recupero alla formazione di specialisti in manutenzione e gestione edilizia urbana emergono con sufficiente chiarezza. Si tratta di una "definizione di tecnologia" come corpo di discipline e strumenti capaci di supportare tre fondamentali attività strettamente connesse: conoscenza, interpretazione, trasformazione. Si tratta di una triade concettuale che molto facilmente è possibile orientare verso la triade proposta da Molinari a caratterizzare la manutenzione come strategia unitaria di controllo, di previsione e di intervento. All'interno di questa visione della tecnologia l’esperienza didattica è stata caratterizzata da un approccio attento alla "fisicità" dell'organismo edilizio, segnata dall'approccio esigenziale-prestazionale. Una fisicità dunque attenta ad una duplice processualità: quella delle modificazioni fisiche determinate dalle condizioni di servizio e di uso, che per entropia generale conducono nel tempo fatalmente ad una caduta dei livelli di prestazione erogati dall'organismo edilizio, e quella altrettanto significativa delle nuove soglie, e tipologie, di accettabilità introdotte dai processi di obsolescenza. Sarà questa fisicità a guidare l'attenzione ai materiali, agli elementi tecnici e a rendere operativa la nozione di Qualità. In particolare secondo le definizioni ISO una Qualità riconducibile alla cosiddetta Customer Satisfaction, declinazione poco frequentata in ambito edilizio. Per questa via si apre in tutte le sue implicazioni il passaggio dal “bene edilizio” al “servizio abitativo”. Qui appare pertinente, il richiamo sia pure schematico, alla nozione di Serviceability, introdotta in ambito ISO per riferirsi ad una capacità ad erogare livelli di prestazione adeguati per il soddisfacimento di requisiti essenziali (relevant). Non è secondario ricordare come questo termine sia strettamente legato alla nozione del tempo, durante il quale questa condizione è soddisfatta (Availability) e della Affidabilità (Reliability) L'enfasi data alla nozione di servizio in ambito ISO, basti qui ricordare la nozione di Service life (vita utile), caratterizza un approccio che con più evidenza implementa il rapporto tempo-prestazione, letto come risposta ad una domanda di servizio piuttosto che come grandezza-valore tecnico “in sé”.

Le Tecnologie del recupero edilizio nella didattica della specializzazione in Manutenzione e Gestione Edilizia e Urbana / Caturano, Umberto. - STAMPA. - (2005), pp. 53-59.

Le Tecnologie del recupero edilizio nella didattica della specializzazione in Manutenzione e Gestione Edilizia e Urbana

CATURANO, UMBERTO
2005

Abstract

Le prestazioni dell’edificato costituiscono il nucleo centrale delle attenzioni delle Tecnologie del recupero edilizio (Di Battista): il luogo generatore degli approcci che ne differenziano il dominio da quello della conservazione e del restauro che guardano alle preesistenze architettoniche con attenzioni mirate “alla tutela dei valori e delle testimonianze culturali criticamente riconosciute …Ma è evidente che in tale prospettiva il riuso, da fine primario qual'è nel recupero, passerà ad essere considerato un “mezzo” fra gli altri; e l’utilizzazione “che, per le materie progettuali sia architettoniche che urbanistiche è un “dato” dovrà essere, invece, per il restauro “un risultato” (Carbonara) Analoga “incommensurabilità” viene a definirsi nei confronti dei requisiti di riferimento che non possono assumersi tal quali dagli approcci per le nuove costruzioni. Questa attenzione alle prestazioni dell’organismo edilizio esistente, non solo costituisce il criterio discriminante, nei confronti degli approcci, dalla progettazione del nuovo e del restauro-conservazione, ma stabilisce il “ponte concettuale” di collegamento con il dominio della manutenzione. Qui le prestazioni emergono nella loro centralità di manifestazione saliente della applicazione dei mezzi tecnici allo scopo dell’uso, come recita la definizione della Normativa tecnica (Uni, 10604/1996): Obiettivo della manutenzione di un immobile è quello di garantire l'utilizzo del bene, mantenendone il valore patrimoniale e le prestazioni iniziali entro limiti accettabili per tutta la vita utile e favorendone l'adeguamento tecnico e normativo alle iniziali o nuove prestazioni tecniche scelte dal gestore o richieste dalla legislazione . Una volta dislocato il rapporto tra requisiti e prestazioni nell'alveo della dimensione gestionale (Molinari) i punti fermi del contributo delle tecnologie del recupero alla formazione di specialisti in manutenzione e gestione edilizia urbana emergono con sufficiente chiarezza. Si tratta di una "definizione di tecnologia" come corpo di discipline e strumenti capaci di supportare tre fondamentali attività strettamente connesse: conoscenza, interpretazione, trasformazione. Si tratta di una triade concettuale che molto facilmente è possibile orientare verso la triade proposta da Molinari a caratterizzare la manutenzione come strategia unitaria di controllo, di previsione e di intervento. All'interno di questa visione della tecnologia l’esperienza didattica è stata caratterizzata da un approccio attento alla "fisicità" dell'organismo edilizio, segnata dall'approccio esigenziale-prestazionale. Una fisicità dunque attenta ad una duplice processualità: quella delle modificazioni fisiche determinate dalle condizioni di servizio e di uso, che per entropia generale conducono nel tempo fatalmente ad una caduta dei livelli di prestazione erogati dall'organismo edilizio, e quella altrettanto significativa delle nuove soglie, e tipologie, di accettabilità introdotte dai processi di obsolescenza. Sarà questa fisicità a guidare l'attenzione ai materiali, agli elementi tecnici e a rendere operativa la nozione di Qualità. In particolare secondo le definizioni ISO una Qualità riconducibile alla cosiddetta Customer Satisfaction, declinazione poco frequentata in ambito edilizio. Per questa via si apre in tutte le sue implicazioni il passaggio dal “bene edilizio” al “servizio abitativo”. Qui appare pertinente, il richiamo sia pure schematico, alla nozione di Serviceability, introdotta in ambito ISO per riferirsi ad una capacità ad erogare livelli di prestazione adeguati per il soddisfacimento di requisiti essenziali (relevant). Non è secondario ricordare come questo termine sia strettamente legato alla nozione del tempo, durante il quale questa condizione è soddisfatta (Availability) e della Affidabilità (Reliability) L'enfasi data alla nozione di servizio in ambito ISO, basti qui ricordare la nozione di Service life (vita utile), caratterizza un approccio che con più evidenza implementa il rapporto tempo-prestazione, letto come risposta ad una domanda di servizio piuttosto che come grandezza-valore tecnico “in sé”.
2005
9788820737054
Le Tecnologie del recupero edilizio nella didattica della specializzazione in Manutenzione e Gestione Edilizia e Urbana / Caturano, Umberto. - STAMPA. - (2005), pp. 53-59.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/113570
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