IAS 32 e IAS 39. L'impatto del fair value sui bilanci bancari

Alla vigilia della chiusura dell’esercizio 2005, data di entrata in vigore dei principi contabili internazionali, l’attenzione della dottrina, del mondo professionale e degli organismi contabili nazionali ed internazionali, deputati alla redazione dei principi contabili, è prevalentemente rivolta verso la tematica degli strumenti finanziari per i quali si prescrive la valutazione e la quasi certa iscrizione al fair value nel bilancio di esercizio o, in alternativa, solo in nota integrativa. Il tema è particolarmente delicato dal momento che l’iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari al fair value, rappresenta una delle principali divergenze tra i principi contabili nazionali e quelli internazionali, senza considerare che esistono divergenze anche in merito alla definizione di ciò che si intende per strumento finanziario secondo lo IAS 39 e secondo la impostazione normativa italiana. Intanto lo IAS 39 è ancora sotto esame da parte dell’organismo contabile internazionale dal momento che, prima della omologazione in ambito comunitario, esiste una volontà di ridurne la portata. Analogamente, l’evoluzione in atto dell’Accordo di Basilea II avrà un impatto particolarmente rilevante sui bilanci delle imprese in generale e sui bilanci delle imprese bancarie in particolare. Obiettivo del presente lavoro è quello di valutare l’impatto delle prescrizioni richiamate sulla valutazione della rischiosità creditizia, sull’attivo e sul passivo dei bilanci bancari e le eventuali ripercussioni sul conto economico.