La Costa d’Amalfi ha una storiografia che affonda le radici nell’alto medioevo, quando gli amalfitani costruirono la leggenda delle loro origini sulla scorta dei rivolgimenti epocali accaduti alla fine dell’antichità. Questa tradizione viene tramandata nei secoli, arricchendosi della parte dedicata alle vicende della sede vescovile, elevata ad arcidiocesi nel X secolo. A partire dall’età moderna ritrova un significativo risvolto nella narrazione che le singole famiglie dell’oligarchia presente nei diversi centri della Costa, da Scala a Ravello, da Maiori a Tramonti, hanno voluto affiancare al filone principale, costruendo storie parallele, nelle quali esaltare le proprie radici nel contesto più generale della storia amalfitana. L’accumularsi delle cronache cittadine, l’ampliarsi del quadro di conoscenze, l’ingresso della cultura umanistica fanno sì che la tradizione storica amalfitana, formatasi e consolidatasi nel corso del medioevo, sopravviva nel nuovo mondo rinascimentale e il portato delle sue riflessioni perduri amalgamandosi tra le pieghe di una conoscenza ancorata alle istanze rinnovatrici della classicità. La forza che permette tutto ciò è la coscienza sociale di una comunità che, nelle trasformazioni e nei mutamenti della storia, ha saputo conservare il suo bagaglio di conquiste rivelando la capacità di tramandarlo alle generazioni successive.
Storiografia cittadina e cronachistica nella Costa d’Amalfi tra medioevo ed età moderna / Milone, Antonio. - (2024), pp. 117-157.
Storiografia cittadina e cronachistica nella Costa d’Amalfi tra medioevo ed età moderna
Milone, Antonio
2024
Abstract
La Costa d’Amalfi ha una storiografia che affonda le radici nell’alto medioevo, quando gli amalfitani costruirono la leggenda delle loro origini sulla scorta dei rivolgimenti epocali accaduti alla fine dell’antichità. Questa tradizione viene tramandata nei secoli, arricchendosi della parte dedicata alle vicende della sede vescovile, elevata ad arcidiocesi nel X secolo. A partire dall’età moderna ritrova un significativo risvolto nella narrazione che le singole famiglie dell’oligarchia presente nei diversi centri della Costa, da Scala a Ravello, da Maiori a Tramonti, hanno voluto affiancare al filone principale, costruendo storie parallele, nelle quali esaltare le proprie radici nel contesto più generale della storia amalfitana. L’accumularsi delle cronache cittadine, l’ampliarsi del quadro di conoscenze, l’ingresso della cultura umanistica fanno sì che la tradizione storica amalfitana, formatasi e consolidatasi nel corso del medioevo, sopravviva nel nuovo mondo rinascimentale e il portato delle sue riflessioni perduri amalgamandosi tra le pieghe di una conoscenza ancorata alle istanze rinnovatrici della classicità. La forza che permette tutto ciò è la coscienza sociale di una comunità che, nelle trasformazioni e nei mutamenti della storia, ha saputo conservare il suo bagaglio di conquiste rivelando la capacità di tramandarlo alle generazioni successive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


