La sentenza Cannavacciuolo e altri c. Italia, pronunciata il 30 gennaio 2025 dalla Prima Sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo, ha condannato l’Italia per violazione dell’art. 2 CEDU, in relazione all’inerzia nell’affrontare l’emergenza ambientale nella cosiddetta “Terra dei fuochi”. La Corte ha ritenuto inefficaci le misure, sia preventive sia repressive, adottate dalle autorità italiane per tutelare il diritto alla vita e alla salute dei cittadini esposti a gravi fenomeni di inquinamento. Il presente contributo si concentra sull’esame dell’eccezione di irricevibilità del ricorso sollevata dal Governo italiano per mancato esaurimento dei rimedi interni, ai sensi dell’art. 35, par. 1, CEDU. In particolare, si analizzano i due strumenti indicati dal Governo – l’istanza di intervento statale ex art. 309 del d.lgs. 152/2006, con il relativo ricorso avverso il silenzio, e l’azione per l’efficienza delle amministrazioni pubbliche di cui al d.lgs. 198/2009 - evidenziandone i profili di ineffettività ai sensi degli artt. 13 e 35 CEDU. L’analisi si concentra dunque su un profilo specifico della pronuncia, con l’obiettivo di valutarne le implicazioni sistemiche in materia di tutela multilivello dei diritti fondamentali in ambito ambientale.

Esaurimento delle vie di ricorso interne e limiti della tutela giurisdizionale amministrativa / Taglianetti, Giuliano. - (2025), pp. 33-41.

Esaurimento delle vie di ricorso interne e limiti della tutela giurisdizionale amministrativa

Giuliano taglianetti
2025

Abstract

La sentenza Cannavacciuolo e altri c. Italia, pronunciata il 30 gennaio 2025 dalla Prima Sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo, ha condannato l’Italia per violazione dell’art. 2 CEDU, in relazione all’inerzia nell’affrontare l’emergenza ambientale nella cosiddetta “Terra dei fuochi”. La Corte ha ritenuto inefficaci le misure, sia preventive sia repressive, adottate dalle autorità italiane per tutelare il diritto alla vita e alla salute dei cittadini esposti a gravi fenomeni di inquinamento. Il presente contributo si concentra sull’esame dell’eccezione di irricevibilità del ricorso sollevata dal Governo italiano per mancato esaurimento dei rimedi interni, ai sensi dell’art. 35, par. 1, CEDU. In particolare, si analizzano i due strumenti indicati dal Governo – l’istanza di intervento statale ex art. 309 del d.lgs. 152/2006, con il relativo ricorso avverso il silenzio, e l’azione per l’efficienza delle amministrazioni pubbliche di cui al d.lgs. 198/2009 - evidenziandone i profili di ineffettività ai sensi degli artt. 13 e 35 CEDU. L’analisi si concentra dunque su un profilo specifico della pronuncia, con l’obiettivo di valutarne le implicazioni sistemiche in materia di tutela multilivello dei diritti fondamentali in ambito ambientale.
2025
979-12-235-0375-1
Esaurimento delle vie di ricorso interne e limiti della tutela giurisdizionale amministrativa / Taglianetti, Giuliano. - (2025), pp. 33-41.
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