Nella Napoli "città-mondo", mediterranea e contemporanea dove una compresenza di diversità etniche e culturali e di polarizzazioni sociali generano una condizione caotica, configurando un assemblaggio instabile, l’informalità è assunta come strumento per leggere e interpretare la realtà, individuando nell’ “in between” tra l’architettura, intesa come soluzione univoca e inderogabile alle necessità dell’uomo, e l’autocostruzione, intesa come risposta pratica ai bisogni imminenti degli individui, lo spazio per un progetto/ processo capace di superare la dicotomia esistente tra le logiche di fissità dell’architettura e l’imprevedibilità del reale.
Imparare dall’informale / Learning from Informal / Scala, P.; Amore, M. P.; Pota, G.; Fierro, M.. - In: OFFICINA. - ISSN 2384-9029. - 37(2022), pp. 72-73.
Imparare dall’informale / Learning from Informal
SCALA P.;AMORE M. P.;POTA G.;FIERRO M.
2022
Abstract
Nella Napoli "città-mondo", mediterranea e contemporanea dove una compresenza di diversità etniche e culturali e di polarizzazioni sociali generano una condizione caotica, configurando un assemblaggio instabile, l’informalità è assunta come strumento per leggere e interpretare la realtà, individuando nell’ “in between” tra l’architettura, intesa come soluzione univoca e inderogabile alle necessità dell’uomo, e l’autocostruzione, intesa come risposta pratica ai bisogni imminenti degli individui, lo spazio per un progetto/ processo capace di superare la dicotomia esistente tra le logiche di fissità dell’architettura e l’imprevedibilità del reale.| File | Dimensione | Formato | |
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