L’incontro di studi tenuto a Ravenna all’inizio di settembre 2023 rappresenta in qualche modo una continuazione di quello tenuto, eccezionalmente, ad Aquileia nell’anno precedente. Ad Aquileia era stato esaminato e discusso il Breviarium come opera complessiva, non limitandosi, come di consueto accade, alla parte dedicata al Codex Theodosianus; a Ravenna invece sono state esaminate le legislazioni riferibili a re visigoti di Tolosa e poi di Toledo: Eurico, che peraltro ricopriva la carica di prefetto del pretorio; Alarico II, che, nell’ambito di una più vasta operazione politica, chiese ai giuristi romani di compilare il Breviarium e poi lo pubblicò conferendogli valore normativo; ed infine i re i cui provvedimenti confluirono nel Liber iudiciorum, non trascurando atti conciliari contenenti decisioni giudiziarie. Ciò cercando di superare la ‘vulgata’ formatasi sulla base delle opinioni dominanti nella dottrina romanistica della prima metà del secolo scorso. Così come ci si era proposti ad Aquileia. L’esame dei testi normativi è stato compiuto nell’ottica di verificare se ed in che misura i regni visigoti furono, in qualche modo, la realizzazione delle spinte autonomiste, da sempre presenti nelle province delle Gallie e spagnole, ma che certamente si configurarono in modo peculiare nell’età Teodosiana. Ciò spiega la particolare attenzione al ruolo svolto da Isidoro di Siviglia. Per questo sono intervenuti, oltre agli storici giuristi, uno storico che ha offerto un quadro degli ‘usurpatori’ di quell’età, un numismatico che ha illustrato la monetazione nel periodo e nei territori considerati (da sempre la monetazione è espressione di sovranità) ed uno storico dell’arte che ha esaminato il mausoleo di Teoderico, sia per il suo significato ideologico, sia soprattutto per evidenziare i rapporti, le concordanze e le discordanze con le tecniche costruttive tradizionali romane. Il volume raccoglie il frutto delle discussioni che hanno animato i dibattiti a seguito delle relazioni.
Aa.Vv., "Ravenna Capitale" - "Dalle autonomie negate al regno di Toledo. La prefettura delle Gallie nei secoli IV-VII" / Galgano, Francesca. - 16:(2024), pp. 1-231.
Aa.Vv., "Ravenna Capitale" - "Dalle autonomie negate al regno di Toledo. La prefettura delle Gallie nei secoli IV-VII"
francesca galgano
2024
Abstract
L’incontro di studi tenuto a Ravenna all’inizio di settembre 2023 rappresenta in qualche modo una continuazione di quello tenuto, eccezionalmente, ad Aquileia nell’anno precedente. Ad Aquileia era stato esaminato e discusso il Breviarium come opera complessiva, non limitandosi, come di consueto accade, alla parte dedicata al Codex Theodosianus; a Ravenna invece sono state esaminate le legislazioni riferibili a re visigoti di Tolosa e poi di Toledo: Eurico, che peraltro ricopriva la carica di prefetto del pretorio; Alarico II, che, nell’ambito di una più vasta operazione politica, chiese ai giuristi romani di compilare il Breviarium e poi lo pubblicò conferendogli valore normativo; ed infine i re i cui provvedimenti confluirono nel Liber iudiciorum, non trascurando atti conciliari contenenti decisioni giudiziarie. Ciò cercando di superare la ‘vulgata’ formatasi sulla base delle opinioni dominanti nella dottrina romanistica della prima metà del secolo scorso. Così come ci si era proposti ad Aquileia. L’esame dei testi normativi è stato compiuto nell’ottica di verificare se ed in che misura i regni visigoti furono, in qualche modo, la realizzazione delle spinte autonomiste, da sempre presenti nelle province delle Gallie e spagnole, ma che certamente si configurarono in modo peculiare nell’età Teodosiana. Ciò spiega la particolare attenzione al ruolo svolto da Isidoro di Siviglia. Per questo sono intervenuti, oltre agli storici giuristi, uno storico che ha offerto un quadro degli ‘usurpatori’ di quell’età, un numismatico che ha illustrato la monetazione nel periodo e nei territori considerati (da sempre la monetazione è espressione di sovranità) ed uno storico dell’arte che ha esaminato il mausoleo di Teoderico, sia per il suo significato ideologico, sia soprattutto per evidenziare i rapporti, le concordanze e le discordanze con le tecniche costruttive tradizionali romane. Il volume raccoglie il frutto delle discussioni che hanno animato i dibattiti a seguito delle relazioni.File | Dimensione | Formato | |
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