Con questo saggio si vogliono presentare i risultati di una ricerca condotta nell’ultimo anno (2023) sull’attività e la vita dello scultore napoletano Vincenzo Gemito (1852-1929), fra i maggiori protagonisti della scena artistica del suo tempo. Gemito non è noto soltanto per essere stato il principale interprete del nuovo linguaggio verista, il nodo centrale della riforma della scultura attuata a Napoli nel secondo Ottocento, ma anche per aver avuto un ruolo di prim’ordine nel panorama artistico italiano e francese sia come scultore che come disegnatore. Attraverso il recupero di fonti storiche e soprattutto di opere inedite, il saggio apre nuovi orizzonti sull’artista, soprattutto in riferimento al primo soggiorno parigino, ancora oggi poco conosciuto agli studi, e ai suoi rapporti con il contesto francese. Sono state aggiunte, infatti, alcune importanti opere al suo catalogo e, attraverso la lettura di materiali documentali e a stampa, è stato possibile identificarne altre, a cominciare dal Ritratto del pittore Vincenzo Petrocelli, la sua prima opera compiuta in gioventù, a finire ai disegni per la Fede, eseguiti nella maturità per il progetto, non realizzato, del Monumento al papa Pio X in Vaticano.
Ritorno a Gemito. Dal Petrocelli alla Fede; alcune riflessioni e aggiunte al catalogo / Valente, Isabella. - In: CONFRONTO. - ISSN 1721-6745. - VI:(2023), pp. 127-145.
Ritorno a Gemito. Dal Petrocelli alla Fede; alcune riflessioni e aggiunte al catalogo
Isabella Valente
2023
Abstract
Con questo saggio si vogliono presentare i risultati di una ricerca condotta nell’ultimo anno (2023) sull’attività e la vita dello scultore napoletano Vincenzo Gemito (1852-1929), fra i maggiori protagonisti della scena artistica del suo tempo. Gemito non è noto soltanto per essere stato il principale interprete del nuovo linguaggio verista, il nodo centrale della riforma della scultura attuata a Napoli nel secondo Ottocento, ma anche per aver avuto un ruolo di prim’ordine nel panorama artistico italiano e francese sia come scultore che come disegnatore. Attraverso il recupero di fonti storiche e soprattutto di opere inedite, il saggio apre nuovi orizzonti sull’artista, soprattutto in riferimento al primo soggiorno parigino, ancora oggi poco conosciuto agli studi, e ai suoi rapporti con il contesto francese. Sono state aggiunte, infatti, alcune importanti opere al suo catalogo e, attraverso la lettura di materiali documentali e a stampa, è stato possibile identificarne altre, a cominciare dal Ritratto del pittore Vincenzo Petrocelli, la sua prima opera compiuta in gioventù, a finire ai disegni per la Fede, eseguiti nella maturità per il progetto, non realizzato, del Monumento al papa Pio X in Vaticano.| File | Dimensione | Formato | |
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