Scrivere lettere: Antonio, Piero e Leonardo da Vinci

Leonardo era abituato a tenere stretti contatti con destinatari di vario livello sociale: artigiani, artisti, politici, signori, principi e, poi, naturalmente, allievi, amici e familiari; è ragionevole supporre che per tessere questa fitta rete di relazioni scrivesse un gran numero di lettere, ma questa massa di materiale epistolare è andata quasi completamente perduta. Nel saggio si tentano di ricostruire le prassi adottate da lui per la sua produzione epistolare in ottica materiale e grafica, passando in rassegna 22 lettere (18 autografe e 4 attribuibili alle mani di segretari). Per inserire le missive vinciane all'interno del quadro di contesto socio-culturale del tempo, vengono esaminate anche le caratteristiche grafiche di alcune lettere del nonno Antonio e del padre Piero, due personaggi che, oltre ad avere un ruolo decisivo nell'educazione di Leonardo, appartenevano al ceto mercantesco e a quello notarile ed erano presumibilmente abituati ad utilizzare con notevole frequenza lo strumento epistolare per le proprie comunicazioni personali e professionali.