I concetti di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici richiedono sempre più energicamente di attivare processi di tipo sistemico per portare la risposta delle comunità all’interno di un processo decisionale strutturato su un range differenziato di innovazioni che includano approcci progettuali, soluzioni tecniche e responsabilità sociale. Nel nuovo regime climatico il progetto urbano diventa un dispositivo che mette in campo riduzioni delle distanze fisiche e temporali, fattori di one health fra esseri umani, animali e ambiente, richiamando condizioni innovative quali mobilità ecologica, energie rinnovabili, “chilometro zero”, smart city e smart environment, climate neutrality, erogazione di servizi ecosistemici, autoproduzione energetica, autoproduzione del food, riuso e ricondizionamento prima del riciclo (anche riciclare impegna risorse ed energia), uso efficiente delle risorse idriche ed energetiche, processi circolari, quartieri intesi come habitat e come ecosistemi urbani, biodiversità. Se l’obiettivo è riequilibrare gli habitat urbani, per ottenere risultati affidabili e climate proof è necessario incominciare ad avere un’altra concezione della città, dei suoi quartieri e dei suoi edifici.
L’adattamento climatico alla scala territoriale e urbana: acqua, suolo e vegetazione / Losasso, Mario; Rigillo, Marina. - In: AMBIENTE RISCHIO COMUNICAZIONE. - ISSN 2240-1520. - 19:L’acqua. È un problema?(2024), pp. 76-79.
L’adattamento climatico alla scala territoriale e urbana: acqua, suolo e vegetazione
Mario Losasso
Conceptualization
;Marina RigilloConceptualization
2024
Abstract
I concetti di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici richiedono sempre più energicamente di attivare processi di tipo sistemico per portare la risposta delle comunità all’interno di un processo decisionale strutturato su un range differenziato di innovazioni che includano approcci progettuali, soluzioni tecniche e responsabilità sociale. Nel nuovo regime climatico il progetto urbano diventa un dispositivo che mette in campo riduzioni delle distanze fisiche e temporali, fattori di one health fra esseri umani, animali e ambiente, richiamando condizioni innovative quali mobilità ecologica, energie rinnovabili, “chilometro zero”, smart city e smart environment, climate neutrality, erogazione di servizi ecosistemici, autoproduzione energetica, autoproduzione del food, riuso e ricondizionamento prima del riciclo (anche riciclare impegna risorse ed energia), uso efficiente delle risorse idriche ed energetiche, processi circolari, quartieri intesi come habitat e come ecosistemi urbani, biodiversità. Se l’obiettivo è riequilibrare gli habitat urbani, per ottenere risultati affidabili e climate proof è necessario incominciare ad avere un’altra concezione della città, dei suoi quartieri e dei suoi edifici.File | Dimensione | Formato | |
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