Il lavoro si propone di analizzare, in una prospettiva critica, il divieto di revoca del consenso nelle tecniche di fecondazione assistita (p.m.a.), previsto dall’art. 6, comma 3, della l. n. 40/2004. La norma, pur nel mutato contesto normativo, prevede la impossibilità di revocare il consenso prestato dopo la fecondazione indipendentemente dall’eventuale sopraggiungere di sopravvenienze personali legate alla crisi della coppia. La recente sentenza della Corte costituzionale n. 161 del 2023, che ha ritenuto conforme alla Costituzione e non irragionevole la scelta legislativa sul punto, è oggetto di analisi e critica sotto diversi profili attinenti alla necessità di tutelare diritti e interessi dei soggetti coinvolti nel percorso procreativo. Ciò conduce a verificare la condizione dell’embrione, nel tentativo di ricostruire gli interessi e le esigenze di tutela di cui è titolare nello stato in cui si trova prima del trasferimento in utero, al fine di comprendere se una differenziazione, anche de iure condendo, tra questa ipotesi e quella in cui l’embrione risulti trasferito in utero ed instaurata la gravidanza, possa corrispondere maggiormente alle istanze di tutela di tutti i soggetti coinvolti.

(Ir)revocabilità del consenso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita / Salvatore, Barbara. - In: DIRITTO DELLE SUCCESSIONI E DELLA FAMIGLIA. - ISSN 2421-2407. - 3(2023), pp. 999-1033.

(Ir)revocabilità del consenso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita

Barbara Salvatore
2023

Abstract

Il lavoro si propone di analizzare, in una prospettiva critica, il divieto di revoca del consenso nelle tecniche di fecondazione assistita (p.m.a.), previsto dall’art. 6, comma 3, della l. n. 40/2004. La norma, pur nel mutato contesto normativo, prevede la impossibilità di revocare il consenso prestato dopo la fecondazione indipendentemente dall’eventuale sopraggiungere di sopravvenienze personali legate alla crisi della coppia. La recente sentenza della Corte costituzionale n. 161 del 2023, che ha ritenuto conforme alla Costituzione e non irragionevole la scelta legislativa sul punto, è oggetto di analisi e critica sotto diversi profili attinenti alla necessità di tutelare diritti e interessi dei soggetti coinvolti nel percorso procreativo. Ciò conduce a verificare la condizione dell’embrione, nel tentativo di ricostruire gli interessi e le esigenze di tutela di cui è titolare nello stato in cui si trova prima del trasferimento in utero, al fine di comprendere se una differenziazione, anche de iure condendo, tra questa ipotesi e quella in cui l’embrione risulti trasferito in utero ed instaurata la gravidanza, possa corrispondere maggiormente alle istanze di tutela di tutti i soggetti coinvolti.
2023
(Ir)revocabilità del consenso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita / Salvatore, Barbara. - In: DIRITTO DELLE SUCCESSIONI E DELLA FAMIGLIA. - ISSN 2421-2407. - 3(2023), pp. 999-1033.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/956183
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