Ripartire dalle comunità per rigenerare il centro antico di Napoli: l’esperienza di Porta Capuana e il modello Officina Keller

Il centro storico di Napoli rappresenta un caso emblematico di un approccio storico al paesaggio urbano. L’insediamento urbano però si è formato non solo sulla base di una stratificazione storica, ma anche socio-culturale, la quale ha caratterizzato il ruolo che ad oggi Napoli svolge all’interno della concezione patrimoniale del territorio. Non a caso, il centro storico di Napoli rientra nella World Heritage List. Questo contributo si sofferma sul progetto di rigenerazione di Porta Capuana, luogo di continui incontri/scontri multietnici e di palesi disuguaglianze. Ri-generare con una consapevolezza: quella di riallineare il tempo, tra il passato come eredità culturale, che raccoglie l’identità di un territorio, ed il futuro, che è la cura della sua trasmissione. Quanto sta accadendo nell’area tra Porta Capuana e Porta Nolana è un processo che interseca due fattori necessari: rigenerazione e riconversione sociale. Frame che si inserisce in questa narrazione è il progetto Officina Keller, che parte da uno dei luoghi culturali più identitari dell’area, l’ex-lanificio borbonico. Officina Keller non è esclusivamente recupero, restauro e valorizzazione di un’area ad alto potenziale storico ed artistico e riqualificazione della struttura commerciale storica, ma l'insieme di questi interventi integrati in modo da contribuire alla realizzazione di una nuova concezione di città e comunità patrimoniale, così come definita dalla Convenzione di Faro.