Il progetto di Parco Naturale Regionale del Vulture rappresenta una sfida di grande interesse ambientale e scientifico sia per la Regione Basilicata che per il Centro LUPT dell’Università Federico II. Il Vulture di fatto custodisce un territorio unico per caratteristiche geomorfologiche e vegetazionali (in quanto vulcano che ne caratterizza visivamente il profilo panoramico e paesaggistico ma anche per rigogliosa vegetazione ed una elevata biodiversità) e con una posizione geografica di cerniera tra Basilicata, Campania e Puglia, rappresentando un nodo strategico per l’Italia meridionale, conserva ad oggi segni e testimonianze di epoche differenti in base alle fasi di territorializzazione e deterritorializzazioni che lo hanno interessato nei secoli. Su questo territorio il Centro di ricerca LUPT ha scommesso per proporre una metodologia tecnico-operativa innovativa che si basa sull’approccio territorialista e sulla connessione ecologica e funzionale degli elementi antropici e naturalistici più rilevanti finalizzati a riconoscere le relazioni tra i nodi identitari dei luoghi, lo sviluppo della società e la modifica dei comportamenti di consumo delle risorse e fondato sull’interpretazione dei complessi aspetti idro-geomorfologici, botanico-vegetazionali, storico-culturali e percettivi che trovano una sintesi nel riconoscimento degli aspetti qualificanti per il sistema antropico, antropico e dove le criticità e le interferenze territoriali sono state indagate per proporre soluzioni di mitigazione paesaggistica. In quanto Parco, centrale sarà l’implementazione delle reti ecologiche multi-scalari per la valorizzazione dei sistemi di connessione e continuità ecologica, paesistica ed ambientale dal livello interregionale fino alla scala locale attraverso l’individuazione e valorizzazione di “infrastrutture verdi” in grado sia di creare connessioni tra le porzioni frammentate del parco ed il territorio naturale circostante che di creare itinerari di fruizione turistica. In tal senso assumono un ruolo importante i sentieri CAI che attraversano il Parco e lo connettono con i centri urbani ed il territorio circostante e la rete di tratturi comunali e costituiscono un primo tassello del progetto di Parco.
Il progetto di territorio del Piano Naturale Regionale del Vulture / Coppola, Emanuela; Gilio, Carlo; Mazza, Angelino; Musto, Ferdinando M.. - Transizioni, giustizia spaziale e progetto di territorio/ Transitions, spatial justice and territorial planning:(In corso di stampa). (Intervento presentato al convegno Transizioni, giustizia spaziale e progetto di territorio/ Transitions, spatial justice and territorial planning tenutosi a Cagliari nel giugno 2023).
Il progetto di territorio del Piano Naturale Regionale del Vulture
Coppola, Emanuela
;Mazza, Angelino;Musto, Ferdinando M.
In corso di stampa
Abstract
Il progetto di Parco Naturale Regionale del Vulture rappresenta una sfida di grande interesse ambientale e scientifico sia per la Regione Basilicata che per il Centro LUPT dell’Università Federico II. Il Vulture di fatto custodisce un territorio unico per caratteristiche geomorfologiche e vegetazionali (in quanto vulcano che ne caratterizza visivamente il profilo panoramico e paesaggistico ma anche per rigogliosa vegetazione ed una elevata biodiversità) e con una posizione geografica di cerniera tra Basilicata, Campania e Puglia, rappresentando un nodo strategico per l’Italia meridionale, conserva ad oggi segni e testimonianze di epoche differenti in base alle fasi di territorializzazione e deterritorializzazioni che lo hanno interessato nei secoli. Su questo territorio il Centro di ricerca LUPT ha scommesso per proporre una metodologia tecnico-operativa innovativa che si basa sull’approccio territorialista e sulla connessione ecologica e funzionale degli elementi antropici e naturalistici più rilevanti finalizzati a riconoscere le relazioni tra i nodi identitari dei luoghi, lo sviluppo della società e la modifica dei comportamenti di consumo delle risorse e fondato sull’interpretazione dei complessi aspetti idro-geomorfologici, botanico-vegetazionali, storico-culturali e percettivi che trovano una sintesi nel riconoscimento degli aspetti qualificanti per il sistema antropico, antropico e dove le criticità e le interferenze territoriali sono state indagate per proporre soluzioni di mitigazione paesaggistica. In quanto Parco, centrale sarà l’implementazione delle reti ecologiche multi-scalari per la valorizzazione dei sistemi di connessione e continuità ecologica, paesistica ed ambientale dal livello interregionale fino alla scala locale attraverso l’individuazione e valorizzazione di “infrastrutture verdi” in grado sia di creare connessioni tra le porzioni frammentate del parco ed il territorio naturale circostante che di creare itinerari di fruizione turistica. In tal senso assumono un ruolo importante i sentieri CAI che attraversano il Parco e lo connettono con i centri urbani ed il territorio circostante e la rete di tratturi comunali e costituiscono un primo tassello del progetto di Parco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.