Prendendo le mosse dal corpus di lettere inviate da Giulio Carlo Argan a Cesare Brandi a partire dai primi anni Trenta del Novecento, il contributo mette a fuoco alcuni peculiari aspetti dell’avvio del duraturo sodalizio intellettuale intercorso tra i due studiosi attraverso il quale un mondo complesso di stima e sentimenti profondi, spesso anche conflittuali, troverà esito nella costruzione del progetto fondativo del Gabinetto Centrale del Restauro (1938). Partecipi dell’amministrazione delle Belle Arti nello stato fascista a partire dal 1933, Argan e Brandi hanno contribuito con sinergia di intenti alla costruzione della riforma della ‘macchina’ del Ministero dell’Educazione Nazionale e della sua legislazione. Agli anni appena precedenti l’incalzare degli eventi bellici si riferiscono, in particolare, densi passaggi epistolari – compresi tra il 1933, anno di superamento da parte di entrambi del concorso come Ispettori nel Ministero dell’Educazione Nazionale, e il 1940 – attraverso le cui righe il contributo degli storici dell’arte alla definizione di una visione, al contempo, ‘scientifica’ e ‘critica’ del restauro si intreccia, spesso sovrapponendosi, al tormentato rapporto stabilitosi tra gli intellettuali ed il regime. Le vicende, modalità di ideazione ed avvio del Gabinetto Centrale del Restauro, all’alba del conflitto, trovano, in particolare, motivi di approfondimento attraverso la disamina di fonti documentarie conservate negli archivi dei due studiosi, unitamente ad affinamenti riguardo al disegno, convinto e sistematico, perseguito da Argan per la istituzione di una struttura di formazione ‘scientifica’ per i restauratori della Nazione.

«Le vere amicizie sono forse più intense sul loro nascere». Frammenti da un ‘dialogo’ tra Cesare Brandi e Giulio Carlo Argan (1933-1940) / Russo, Valentina. - In: RESTAURO ARCHEOLOGICO. - ISSN 2465-2377. - 1(2023), pp. 200-207.

«Le vere amicizie sono forse più intense sul loro nascere». Frammenti da un ‘dialogo’ tra Cesare Brandi e Giulio Carlo Argan (1933-1940)

Valentina Russo
2023

Abstract

Prendendo le mosse dal corpus di lettere inviate da Giulio Carlo Argan a Cesare Brandi a partire dai primi anni Trenta del Novecento, il contributo mette a fuoco alcuni peculiari aspetti dell’avvio del duraturo sodalizio intellettuale intercorso tra i due studiosi attraverso il quale un mondo complesso di stima e sentimenti profondi, spesso anche conflittuali, troverà esito nella costruzione del progetto fondativo del Gabinetto Centrale del Restauro (1938). Partecipi dell’amministrazione delle Belle Arti nello stato fascista a partire dal 1933, Argan e Brandi hanno contribuito con sinergia di intenti alla costruzione della riforma della ‘macchina’ del Ministero dell’Educazione Nazionale e della sua legislazione. Agli anni appena precedenti l’incalzare degli eventi bellici si riferiscono, in particolare, densi passaggi epistolari – compresi tra il 1933, anno di superamento da parte di entrambi del concorso come Ispettori nel Ministero dell’Educazione Nazionale, e il 1940 – attraverso le cui righe il contributo degli storici dell’arte alla definizione di una visione, al contempo, ‘scientifica’ e ‘critica’ del restauro si intreccia, spesso sovrapponendosi, al tormentato rapporto stabilitosi tra gli intellettuali ed il regime. Le vicende, modalità di ideazione ed avvio del Gabinetto Centrale del Restauro, all’alba del conflitto, trovano, in particolare, motivi di approfondimento attraverso la disamina di fonti documentarie conservate negli archivi dei due studiosi, unitamente ad affinamenti riguardo al disegno, convinto e sistematico, perseguito da Argan per la istituzione di una struttura di formazione ‘scientifica’ per i restauratori della Nazione.
2023
«Le vere amicizie sono forse più intense sul loro nascere». Frammenti da un ‘dialogo’ tra Cesare Brandi e Giulio Carlo Argan (1933-1940) / Russo, Valentina. - In: RESTAURO ARCHEOLOGICO. - ISSN 2465-2377. - 1(2023), pp. 200-207.
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