L’ambiente domestico è riconosciuto come una delle maggiori fonti per la contaminazione dei cibi preparati in ambito familiare, con conseguente possibilità di elevato rischio di malattie a trasmissione alimentare (MTA). Numerosi studi effettuati per verificare il grado di contaminazione delle attrezzature, in particolare delle spugnette e di panni o spazzole utilizzate per la pulizia e detersione di stoviglie e superfici, hanno evidenziato la presenza di un elevato numero di batteri agenti di spoilage e talora anche patogeni, quali Salmonella e Campylobacter. Scopo di questo studio è valutare la presenza di microrganismi patogeni o responsabili di deterioramento alimentare nelle spugnette da cucina utilizzate in ambiente domestico, al fine di valutarne il ruolo nella trasmissione di MTA. Sono state analizzate 100 spugnette, provenienti dalle cucine di privati cittadini grazie alla collaborazione dei dipendenti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, cui è stato richiesto di compilare un questionario inerente le abitudini di utilizzo della spugna. Tale questionario prevede una prima parte relativa all’anagrafica (es.: composizione del nucleo familiare, presenza di soggetti “fragili”, conoscenze specifiche in materia di sicurezza alimentare ed igienicità della preparazione degli alimenti) seguita da domande sulle modalità di utilizzo e sanificazione delle spugne. Ogni spugnetta è stata preventivamente sottoposta a valutazione qualitativa da parte di due diversi operatori, che in base all’ispezione visiva hanno assegnato un punteggio relativamente a stato di usura, sporcizia e presenza di residui alimentari. Successivamente sono state effettuate analisi microbiologiche con le metodiche ISO accreditate presso il laboratorio, per la numerazione di Enterobacteriaceae, E. coli, Staphylococchi coagulasi positivi, batteri anaerobi solfito-riduttori, Pseudomonas, lieviti e muffe; inoltre è stata indagata la presenza di Listeria monocytogenes, Salmonella, Campylobacter e Cronobacter. I risultati ottenuti hanno evidenziato la presenza di microrganismi contaminanti: nella quasi totalità dei campioni sono state riscontrate elevate cariche di Pseudomonas spp., Enterobacteriaceae e lieviti, mentre non è stata rilevata la presenza di germi patogeni. Dunque, si può concludere che, sulla base dei dati ottenuti nel nostro lavoro, le spugnette non si possano considerare un vero e proprio pericolo per gli utilizzatori. Piuttosto sarebbe da valutare l’effettivo ruolo della spugnetta da cucina come una sorta di “riserva” di contaminazioni microbiologiche, probabilmente a causa del fatto che spesso sono lasciate umide garantendo un ambiente ottimale per la sopravvivenza batterica. Di fatto, il consumatore non sembra avere percezione del rischio connesso con un cattivo utilizzo di questo strumento di uso giornaliero nelle cucine delle nostre famiglie, sarebbe dunque auspicabile intervenire con idonee campagne informative per la popolazione.

Utilizzo domestico di spugnette da cucina: valutazione del rischio microbiologico associato / Garofalo, F.; De Lella, A.; Nappi, R.; Anzalone, A.; Esposito, A.; Biondi, L.; Cutarelli, A.; Fulgione, A.; Nava, D.; Montone, A. M. I.. - (2022), pp. 24-24. (Intervento presentato al convegno XXXI Convegno Nazionale A.I.V.I. tenutosi a Università degli Studi Teramo nel 22 - 24 settembre 2022).

Utilizzo domestico di spugnette da cucina: valutazione del rischio microbiologico associato.

A. Fulgione;
2022

Abstract

L’ambiente domestico è riconosciuto come una delle maggiori fonti per la contaminazione dei cibi preparati in ambito familiare, con conseguente possibilità di elevato rischio di malattie a trasmissione alimentare (MTA). Numerosi studi effettuati per verificare il grado di contaminazione delle attrezzature, in particolare delle spugnette e di panni o spazzole utilizzate per la pulizia e detersione di stoviglie e superfici, hanno evidenziato la presenza di un elevato numero di batteri agenti di spoilage e talora anche patogeni, quali Salmonella e Campylobacter. Scopo di questo studio è valutare la presenza di microrganismi patogeni o responsabili di deterioramento alimentare nelle spugnette da cucina utilizzate in ambiente domestico, al fine di valutarne il ruolo nella trasmissione di MTA. Sono state analizzate 100 spugnette, provenienti dalle cucine di privati cittadini grazie alla collaborazione dei dipendenti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, cui è stato richiesto di compilare un questionario inerente le abitudini di utilizzo della spugna. Tale questionario prevede una prima parte relativa all’anagrafica (es.: composizione del nucleo familiare, presenza di soggetti “fragili”, conoscenze specifiche in materia di sicurezza alimentare ed igienicità della preparazione degli alimenti) seguita da domande sulle modalità di utilizzo e sanificazione delle spugne. Ogni spugnetta è stata preventivamente sottoposta a valutazione qualitativa da parte di due diversi operatori, che in base all’ispezione visiva hanno assegnato un punteggio relativamente a stato di usura, sporcizia e presenza di residui alimentari. Successivamente sono state effettuate analisi microbiologiche con le metodiche ISO accreditate presso il laboratorio, per la numerazione di Enterobacteriaceae, E. coli, Staphylococchi coagulasi positivi, batteri anaerobi solfito-riduttori, Pseudomonas, lieviti e muffe; inoltre è stata indagata la presenza di Listeria monocytogenes, Salmonella, Campylobacter e Cronobacter. I risultati ottenuti hanno evidenziato la presenza di microrganismi contaminanti: nella quasi totalità dei campioni sono state riscontrate elevate cariche di Pseudomonas spp., Enterobacteriaceae e lieviti, mentre non è stata rilevata la presenza di germi patogeni. Dunque, si può concludere che, sulla base dei dati ottenuti nel nostro lavoro, le spugnette non si possano considerare un vero e proprio pericolo per gli utilizzatori. Piuttosto sarebbe da valutare l’effettivo ruolo della spugnetta da cucina come una sorta di “riserva” di contaminazioni microbiologiche, probabilmente a causa del fatto che spesso sono lasciate umide garantendo un ambiente ottimale per la sopravvivenza batterica. Di fatto, il consumatore non sembra avere percezione del rischio connesso con un cattivo utilizzo di questo strumento di uso giornaliero nelle cucine delle nostre famiglie, sarebbe dunque auspicabile intervenire con idonee campagne informative per la popolazione.
2022
Utilizzo domestico di spugnette da cucina: valutazione del rischio microbiologico associato / Garofalo, F.; De Lella, A.; Nappi, R.; Anzalone, A.; Esposito, A.; Biondi, L.; Cutarelli, A.; Fulgione, A.; Nava, D.; Montone, A. M. I.. - (2022), pp. 24-24. (Intervento presentato al convegno XXXI Convegno Nazionale A.I.V.I. tenutosi a Università degli Studi Teramo nel 22 - 24 settembre 2022).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/940286
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