Da diversi anni ormai una consistente produzione scientifica sulle organizzazioni criminali si avvale di principi e metodologie consolidate nella tradizione della Social Network Analysis (SNA). Le tecniche di analisi delle reti si sono rivelate particolarmente indicate per approfondire le caratteristiche delle relazioni informali tra gli attori e ricostruire la struttura “emergente” dei gruppi e delle organizzazioni criminali. La diffusione della SNA nel campo degli studi sulla criminalità organizzata si deve ad almeno tre diversi fattori: all’affermarsi di prospettive teoriche che enfatizzano la rilevanza della dimensione relazionale dei fenomeni criminali; allo sviluppo di software specifici che non richiedono all’utente conoscenze specialistiche; alla raccolta di dati relazionali da fonti elettroniche fino a pochi decenni fa non disponibili come le intercettazioni telefoniche registrate durante le attività investigative. L’impiego di queste evidenze empiriche ha dischiuso nuove dimensioni di analisi e inedite piste di ricerca, ma ha anche sollecitato una riflessione sull’affidabilità e la validità di questi dati, raccolti dalle forze dell’ordine con ben altri obiettivi rispetto a quelli della ricerca scientifica. Questo articolo discute l’impatto dell’analisi di rete nella ricerca sulla criminalità organizzata. L’obiettivo è duplice: da un lato, ci si propone di fornire uno stato dell’arte aggiornato sul contributo di questo modello di ricerca all’avanzamento della conoscenza sui fenomeni criminali; dall’altro, s’intende evidenziare i principali aspetti problematici emersi in seguito al ricorso alla SNA. Rispetto al primo obiettivo, questo saggio si concentra su due dei principali filoni di analisi che sono emersi nello studio dei fenomeni criminali: l’analisi della struttura interna delle organizzazioni criminali e l’individuazione degli attori chiave. Da questo punto di vista, tuttavia, tali ricerche non sempre hanno prodotto risultati chiari e univoci. Per quanto riguarda la seconda finalità di questo saggio, diversi studi hanno evidenziato una serie di problematiche connesse a queste applicazioni di SNA. Alcune sono ben note agli analisti di rete ma non ne invalidano l’utilizzo. In questa sede, ci si concentra invece su alcune delle principali questioni metodologiche ancora irrisolte: la gestione dei dati mancanti, l’individuazione dei confini della rete, la definizione dei legami e la validità dei dati. In conclusione, l’articolo sostiene come le sole misure reticolari non siano sufficienti per cogliere appieno la complessità di un fenomeno come quello della criminalità organizzata. Ricorrere all’approccio combinato di diverse tecniche di analisi qualitativa e quantitativa (i cosiddetti mixed methods approach) permette di sfruttare i punti di forza dei due criteri e costituisce un passaggio cruciale per superare i limiti della ricerca di rete e ottenere evidenze più solide grazie alla convergenza e alla corroborazione dei risultati.

Il contributo dell’analisi di rete nello studio dei fenomeni di criminalità organizzata: evidenze e criticità / Scaglione, Attilio. - In: STUDI ORGANIZZATIVI. - ISSN 1972-4969. - 1:(2023), pp. 60-83. [10.3280/SO2023-001003]

Il contributo dell’analisi di rete nello studio dei fenomeni di criminalità organizzata: evidenze e criticità

Attilio Scaglione
2023

Abstract

Da diversi anni ormai una consistente produzione scientifica sulle organizzazioni criminali si avvale di principi e metodologie consolidate nella tradizione della Social Network Analysis (SNA). Le tecniche di analisi delle reti si sono rivelate particolarmente indicate per approfondire le caratteristiche delle relazioni informali tra gli attori e ricostruire la struttura “emergente” dei gruppi e delle organizzazioni criminali. La diffusione della SNA nel campo degli studi sulla criminalità organizzata si deve ad almeno tre diversi fattori: all’affermarsi di prospettive teoriche che enfatizzano la rilevanza della dimensione relazionale dei fenomeni criminali; allo sviluppo di software specifici che non richiedono all’utente conoscenze specialistiche; alla raccolta di dati relazionali da fonti elettroniche fino a pochi decenni fa non disponibili come le intercettazioni telefoniche registrate durante le attività investigative. L’impiego di queste evidenze empiriche ha dischiuso nuove dimensioni di analisi e inedite piste di ricerca, ma ha anche sollecitato una riflessione sull’affidabilità e la validità di questi dati, raccolti dalle forze dell’ordine con ben altri obiettivi rispetto a quelli della ricerca scientifica. Questo articolo discute l’impatto dell’analisi di rete nella ricerca sulla criminalità organizzata. L’obiettivo è duplice: da un lato, ci si propone di fornire uno stato dell’arte aggiornato sul contributo di questo modello di ricerca all’avanzamento della conoscenza sui fenomeni criminali; dall’altro, s’intende evidenziare i principali aspetti problematici emersi in seguito al ricorso alla SNA. Rispetto al primo obiettivo, questo saggio si concentra su due dei principali filoni di analisi che sono emersi nello studio dei fenomeni criminali: l’analisi della struttura interna delle organizzazioni criminali e l’individuazione degli attori chiave. Da questo punto di vista, tuttavia, tali ricerche non sempre hanno prodotto risultati chiari e univoci. Per quanto riguarda la seconda finalità di questo saggio, diversi studi hanno evidenziato una serie di problematiche connesse a queste applicazioni di SNA. Alcune sono ben note agli analisti di rete ma non ne invalidano l’utilizzo. In questa sede, ci si concentra invece su alcune delle principali questioni metodologiche ancora irrisolte: la gestione dei dati mancanti, l’individuazione dei confini della rete, la definizione dei legami e la validità dei dati. In conclusione, l’articolo sostiene come le sole misure reticolari non siano sufficienti per cogliere appieno la complessità di un fenomeno come quello della criminalità organizzata. Ricorrere all’approccio combinato di diverse tecniche di analisi qualitativa e quantitativa (i cosiddetti mixed methods approach) permette di sfruttare i punti di forza dei due criteri e costituisce un passaggio cruciale per superare i limiti della ricerca di rete e ottenere evidenze più solide grazie alla convergenza e alla corroborazione dei risultati.
2023
Il contributo dell’analisi di rete nello studio dei fenomeni di criminalità organizzata: evidenze e criticità / Scaglione, Attilio. - In: STUDI ORGANIZZATIVI. - ISSN 1972-4969. - 1:(2023), pp. 60-83. [10.3280/SO2023-001003]
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