Obiettivo del seguente contributo è stato mostrare come possa essere rilevata una certa continuità tematica nella rappresentazione della donna – inevitabilmente connessa ai concetti di attesa e assenza, ricorrenti in tutta l’opera buzzatiana – all’interno di Inviti superflui, racconto-monologo appartenente ai Sessanta racconti (1958), e all’interno del romanzo Un amore (1963). Le due figure femminili descritte nelle due opere, difatti, risultano accomunate non solo da caratteristiche psicologiche e comportamentali affini, ma anche da una forte tendenza alla privazione: appaiono, infatti, come figure ambigue, inafferrabili, oscure, lontane – tanto fisicamente quanto ideologicamente – dai rispettivi amanti.
«L'amore è una brutta malattia». Donne, attese e assenze nell'opera di Buzzati / DE ROSA, Vincenzo. - In: AURA. - ISSN 2723-9527. - 3:I(2022), pp. 69-80. [10.5281/zenodo.7632631]
«L'amore è una brutta malattia». Donne, attese e assenze nell'opera di Buzzati
Vincenzo De Rosa
Primo
Writing – Review & Editing
2022
Abstract
Obiettivo del seguente contributo è stato mostrare come possa essere rilevata una certa continuità tematica nella rappresentazione della donna – inevitabilmente connessa ai concetti di attesa e assenza, ricorrenti in tutta l’opera buzzatiana – all’interno di Inviti superflui, racconto-monologo appartenente ai Sessanta racconti (1958), e all’interno del romanzo Un amore (1963). Le due figure femminili descritte nelle due opere, difatti, risultano accomunate non solo da caratteristiche psicologiche e comportamentali affini, ma anche da una forte tendenza alla privazione: appaiono, infatti, come figure ambigue, inafferrabili, oscure, lontane – tanto fisicamente quanto ideologicamente – dai rispettivi amanti.| File | Dimensione | Formato | |
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