Ipotesi per il terminale fl egreo dell’Aqua Augusta Campaniae. Tra indagine multidisciplinare e funzionamento idraulico Hypotheses for the Phlegrean section of the Aqua Augusta Campaniae. Between multidisciplinary investigation and hydraulic functioning

Sommario Con l’obiettivo di progettare un sistema di fruizione e di conoscenza digitale volto alla valorizzazione e alla tutela del sistema acquedottistico, in questo lavoro sono presentati i risultati di un’indagine finalizzata all’investigazione del funzionamento degli acquedotti romani e specificatamente delle tracce archeologiche dell’Aqua Augusta Campaniae, fornendo ipotesi di ricostruzione derivanti da valutazioni idrauliche, spaziali e di modellazione tridimensionale, in particolare per la Piscina Mirabilis, terminale di tale sistema acquedottistico e noto per essere il più grande serbatoio a destinazione d’uso prevalente militare d’epoca romana. La scelta di approfondire tale tematica è stata dettata dalla volontà di partecipare alla lettura multidisciplinare che da sempre caratterizza il sito in oggetto, che dal finire del 2019 è stato oggetto di una manifestazione di interesse istituzionale e culturale, in particolare per le tecniche costruttive utilizzate, la composizione architettonica, la complessità strutturale e il funzionamento idraulico cui l’opera era destinata. Abstract In this paper the authors discuss the results from the implementation of a novel operative framework for the digital use and knowledge of archaeological infrastructures. Specifically, evidence is given to the investigation performed to assess the functioning of Roman aqueducts and, in particular, of the traces of the Aqua Augusta Campaniae. The authors provide hypotheses on the hydraulic functioning, based on spatial and threedimensional modelling analyses, with specifi c reference to the Piscina Mirabilis, which is the terminal section of this aqueduct and the largest reservoir for mainly military use in the Roman era. The aim to enhance this topic comes from the willpower to provide a contribution to the multi-disciplinary assessment that is characterizing this site during the last decades, confirmed by the call of institutional and cultural interest on this archaeological site at the end of 2019. Indeed, it has attracted the attention of technicians for the construction techniques employed, the architectural structure, the structural complexity, and the hydraulic functioning which the infrastructure was intended for.