La complessa relazione tra valorizzazione dei beni culturali e forme di intervento privato: contratto di sponsorizzazione e digitalizzazione

Un approccio costituzionalmente orientato alla materia del patrimonio culturale impone una visione delle attività di tutela e conservazione come teologicamente connesse alla diffusione del sistema di valori che esso sottende. Per garantire effettività a tale scopo, il contributo dell’imprenditoria privata riveste un ruolo indefettibile. L’assegnazione ai privati di un ruolo strategico nella gestione dei beni culturali è infatti funzionale a raggiungere livelli qualitativi e prestazionali non solo adeguati ma anche economicamente sostenibili. La tensione conflittuale insorgente nelle relazioni tra potere pubblico e privato ha rappresentato il nodo nevralgico delle evoluzioni normative in una materia di portata trasversale e dai tratti identitari peculiari. La composizione di assetti di interessi divergenti rappresenta la sfida sottesa alla ricerca di nuovi punti di equilibrio nel complesso sistema della partnership pubblico privata che vede come referenti normativi inderogabili l’art. 9 Cost. che assegna alla Repubblica — nozione latamente intesa — il ruolo di promuovere lo sviluppo della cultura e dell’art. 118 Cost. laddove attribuisce cittadinanza costituzionale al principio di sussidiarietà orizzontale.